Oggi la Lega Serie A invierà un documento alla Figc sui possibili modi di affrontare la crisi, soprattutto economica, che ha colpito il calcio a causa del Coronavirus. La misure ad oggi favorite sono quella del taglio degli stipendi ai calciatori e quella della defiscalizzazione degli stessi, ma in quel caso dipenderebbe anche dallo Stato. Più facile la prima strada e si va verso un criterio matematico, che appare di difficile accettazione da parte dell'Assocalciatori, di tagliare il 30% dello stipendio, percentuale che equivale a quella delle partite mancanti rispetto al totale, 12 su 38.

30% che però non varrebbe per tutti come una flat tax, ma il taglio sarebbe proporzionale al reddito percepito. 

La Lega Serie A però vorrebbe che questo principio, pensato anche dalla Premier League dove però mancano meno partite, sia imposto a livello globale alla FifPro, sindacato internazionale dei calciatori.