Serie A, le ultime novità: parla Spadafora

Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha parlato nella serata di oggi, tramite il proprio profilo Facebook, per spiegare le ultime novità e dare un aggiornamento sulla trattativa per trasmettere alcune partite di Serie A in chiaro alla ripresa del campionato.

Non tutte dunque, come facilmente pronosticatile e anche come spiegato dallo stesso Spadafora, che ha tenuto a precisare come sia difficile trovare un accordo che faccia felice tutti. Nonostante questo si resta ottimisti, ecco le parole del Ministro.

Partite in chiaro, le dichiarazioni di Spadafora

"Grazie ad un bel lavoro fatto siamo a buon punto. Ovviamente non tutte le partite potranno esserlo, ma lavoriamo per trovare un accordo che metta insieme tutto. Non è semplice, Sky detiene i diritti, le partite in chiaro non sono mai state assegnate a nessuno. Poi ci sono Rai, Mediaset, Dazn... E' una partita complessa ma ci stiamo riuscendo".

Sui bonus

 "Oggi sono arrivati quasi tutti i bonus, l'ultima parte che ancora mancava. Sui 131 mila che avevano fatto domanda, sono stati pagati oltre 120 mila bonus per marzo, aprile e maggio. Sono arrivati tardi, ma sono arrivati. Mancano poco meno di 8mila domande da evadere, ovvero quelle che sono in attesa di invio di documentazione mancante. Sono arrivate altre 20.185 richieste di bonus che la volta scorsa non erano state fatte, se in regola in tempi rapidissimi anche questi riceveranno il bonus. Ora è tutto molto più rapido perché abbiamo già sperimentato la piattaforma. Così si supererà le 150 mila domande accolte".

Sugli sport amatoriali

"C'è stato un confronto all'interno del Consiglio dei Ministri e ha prevalso la linea del ministro Speranza, che ha imposto la non riapertura di questi centri in osservanza del rispetto del distanziamento e dell'utilizzo delle mascherine. Se in altri luoghi queste norme non sono rispettate è uno sbaglio, non è un esempio positivo. E' l'esempio che dobbiamo combattere tutti se non vogliamo ritrovarci nella situazione di qualche settimana fa, quando non potevamo neanche uscire di casa. Date esatte? Il 25 dovremo verificare l'impatto e la curva epidemiologica alla luce delle riaperture.

 Mi rendo conto che alcuni centri sportivi stanno rischiando di non riaprire, per questo ho fatto presente che dovremo prorogare le indennità a quei lavoratori sportivi che non potranno lavorare a giugno e a luglio. Prorogheremo il bonus anche per il mese di giugno e speriamo solo per il mese di giugno, perché vorrebbe dire che poi tutti hanno potuto riaprire. Capisco che coi 600€ non risolviamo il problema, ma sarà un aiuto. Credo e mi auguro che le curve e i dati siano positivi e che il ministro della salute si convinca della fattibilità delle riaperture. Poi ci confronteremo con le regioni, visto che ci sono curve diverse. Ripeto, vediamo cosa succederà e speriamo che dal 25 si possa prevedere la riapertura in certe regioni con dati incoraggianti".

Sul paragone con la Serie A

"Non prendete ad esempio la Serie A, la FIGC ha adottato un protocollo estremamente rigido, che mette in isolamento tutta la squadra. Cosa che ovviamente non può succedere per una partita amatoriale. La Serie A comprende poche centinaia di persone che sono in isolamento totale grazie al protocollo FIGC. Non esistono altre circostanze in cui il distanziamento non deve essere rispettato. Se ci sono assembramenti è perché ci sono persone irresponsabili. Prima ricevevo messaggi per far ripartire il campionato, ora ricevo messaggi contrari. La Serie A è ripartita perché parliamo di 20 squadre che possono stare in isolamento e adottare protocolli sanitari che non si possono usare nelle partite amatoriali di qualsiasi sport. Non è vero che non ritengo certe realtà importanti, io ho sempre spinto per lo sport di base tanto da essere fortemente attaccato dal mondo del calcio. E' paradossale che adesso venga additato di essere contro lo sport di base e amatoriale".

Spadafora (Getty Images)