Al canale Yuoutube del Talleres, squadra in cui è cresciuto, Javier Pastore ha parlato della sua carriera fino partendo dal Palermo: "I primi tre mesi sono stati come una vacanza, sono sincero. Eravamo in hotel vicino alla spiaggia, quindi mi allenavo, poi tornavo all’hotel e andavo al mare. All'inizio è stata dura, avevo 19 anni. Un’esperienza molto bella, ci sono rimasto due anni. La squadra giocava molto bene, era un sogno. Inizialmente ho avuto difficoltà dal punto di vista tattico, ma era un sogno. Giocavo con giocatori giù consacrati come Miccoli, Cavani e Balzaretti. Giocavo contro campioni come Buffon alla Juventus o Totti alla Roma, non ci potevo credere. Volevo le maglie di tutti, era l’unica cosa che mi interessava, più delle partite.

Tornare al Talleres: "Sarebbe un sogno per me, ma per ora non posso toccarlo con mano. Ma penso che si realizzerà. Non è solo il tornare a giocare a Cordoba, ma stare vicino ai miei amici e la mia famiglia, che sono le cose che mi sono mancate di più in questi anni di carriera".

Idoli: "Ho avuto la fortuna di giocare con tanti giocatori forti. Ibrahimovic, Cavani, Neymar, Mbappé, Thiago Silva, Verratti e De Rossi che in un anno mi ha lasciato tante cose positive. Garay era il mio idolo e ho avuto la fortuna di giocarci insieme. Poi anche Messi e Riquelme".

Futuro ancora alla Roma: "Vorrei terminare i tre anni che mi restano alla Roma nel modo migliore possibile e poi tornare in Argentina al Talleres. Non ci sono altre squadre argentine con cui mi vedo. Sono quattro anni che ricevo offerte dalla Cina, ma non mi interessano. Mi piace competere per grandi traguardi, giocare la Champions. Ho avuto offerte davvero buone, ma ci sono tante cose da considerare, da mettere sul piatto della bilancia. Per ora non ho intenzione di andare in Cina".