Massimo Cellino definisce una follia l'idea di riprendere gli allenamenti il 4 maggio. Com'è nel suo stile, il presidente del Brescia non ha usato mezzi termini nel parlare della ripartenza del calcio italiano ai microfoni di Radio Sportiva e ha ribadito la sua posizione, espressa più volte nei giorni scorsi.

Cellino: "Riprendere il 4 maggio è follia"

LA RIPRESA - "Io vivo una realtà completamente diversa da altre regioni, per quello che vedo qui è assurdo pensare di riprendere il campionato, chi vive in altre regioni sottovaluta il rischio. Per rispetto ai lombardi esprimo quello che penso, anche se dal punto di visto economico vorremmo riprendere, ma solo se ci sono i presupposti della sicurezza che sappiamo già non ci sono. Di unirmi al coro che abbiamo piacere di giocare è certo, ma aspettiamo che il governo si esprima su questa diatriba".

LA PRECISAZIONE - "Sembra che io non voglia giocare perché sono ultimo in classifica e non voglio retrocedere, ma il messaggio arrogante uscito dalla Lega non lo condivido. Impensabile andare oltre il 30 di giugno tra contratti in scadenza e bilanci, il campionato è già di fatto annullato, perché falsato. Dovremmo pensare alla prossima stagione a prescindere dalla categoria".

GLI ALLENAMENTI - "I miei calciatori non sono venuti nemmeno a fare allenamenti singoli, ciò vuol dire che hanno paura; noi le strutture le abbiamo ma se non se la sentono non si possono biasimare: siccome ognuno tira la propria carretta, c'è bisogno che il governo intervenga".

IL DOCUMENTO DELLA LEGA - "Il messaggio uscito è sbagliato: ho votato sì per non mettermi di traverso, ma alcuni presidenti non sanno di cosa parlano. Il protocollo medico non è chiaro, la data del 4 maggio è una follia".

Massimo Cellino (Getty Images)

GROSSO - "Dovevo cambiare allenatore a prescindere da chi venisse: bisogna essere in due a scegliere, Lopez era libero e l'ho preso, ma a novembre non era possibile, Grosso invece era disponibile. Errori ne ho fatti tanti, non biasimo la posizione in classifica perché in effetti me la sono cercata.

BALOTELLI-SIFFREDI - "Questo ragazzo mi mette in imbarazzo, sono martellato da gente che si lamenta e mi mette alla berlina. Il fatto di averlo fatto tornare a casa sua l'ha sovraesposto, si nomina Balotelli solo per quello che fa fuori dal campo e non in campo, e questo mi imbarazza".