Stephan El Shaarawy, attaccante trasferitosi a giocare in Cina nell'estate del 2019 al Shanghai Shenhua, ha parlato del suo futuro a SkySport24 e non solo: "Con la situazione Coronavirus in Cina, e lo stop del campionato, avevo cercato insieme al club di trovare una soluzione. Arrivati a gennaio avevano iniziato a posticipare campionato e coppe, non si sapeva fino a quando dovevamo star fermi. Io non potevo permettermelo con la Nazionale a marzo e poi l’Europeo. In quel momento avevo chiesto un aiuto al Club per cercare di non stare fermo. La Nazionale era la mia priorità. Sono stato convocato nelle tre volte precedenti e non volevo perdere quell’occasione. Non siamo riusciti a trovare una soluzione, ma volevo giocare perché stare fermo non è produttivo".

El Shaarawy si è ridotto l'ingaggio, ora potrebbe provare a tornare a giocare in Serie A: "Vedremo in futuro. Ora gioco qui e devo pensare a fare il bene di questa squadra. Di cose di mercato sinceramente non posso parlarne adesso. A Roma ho lasciato tantissimo. Ho costruito un percorso calcistico e molto di più. Mi sono sentito a casa e in famiglia. Mi manca, ma anche tutta l’Italia, perché è casa mia". 

Sull'addio al Milan: "Ero arrivato in un momento della mia carriera in cui avevo bisogno di cambiare. Io sono milanista nel cuore, lo sanno tutti. Il Milan rimane la mia squadra, ma ci sono state delle circostanze per cui era giusto andare via. Rimane comunque la squadra per cui ho sempre tifato sin da bambino".