L'emergenza sanitaria che ha colpito il mondo intero sta avendo parecchi effetti non solo sul mondo del calcio. Tantissimi altri sport si sono fermati o hanno già annunciato rinvii o cancellazioni di tanti eventi e cancellazioni.

La MotoGP non partirà, infatti, domenica 8 marzo in Qatar. Il Gran Premio a Doha è stato proprio cancellato, mentre si correranno Moto2 e Moto3, con i team che erano già presenti sul territorio da ormai 15 giorni. Ed è di ieri la notizia che anche il GP della Thailandia, in programma il 22 marzo, è stato rinviato a data da destinarsi. Lo ha annunciato il vicepremier thailandese Anutin Charnvirakul: "Dobbiamo prima concentrarci sulla pandemia. Dobbiamo rimandare la gara fino a nuovo avviso - ha detto Anutin, che è anche ministro della Sanità -. E' nell'interesse del Paese e dei partecipanti". A questo punto il Mondiale partirà un mese dopo, con il GP di Austin in programma il 5 aprile. 

Coronavirus, la Formula 1 non si ferma

Diversa è la situazione, invece, per la Formula 1. Il 15 marzo partirà il Mondiale con la classica gara d'apertura a Melbourne. La conferma arriva dal CEO del GP d'Australia Andrew Westacott in un comunicato ufficiale conferma che i lavori si stanno svolgendo regolarmente in vista del GP d'Australia che aprirà la stagione della F1 il 15 marzo: "L'organizzazione del Gran Premio prosegue, aspettiamo l'arrivo delle squadre. Non abbiamo avuto indicazioni di divieti di viaggio nè che i team non arriveranno come al solito. La salute e la sicurezza di tutti è fondamentale. L'Australian Grand Prix Corporation dispone di solidi accordi in materia di salute, sicurezza e gestione delle emergenze in atto ad ogni evento e stiamo collaborando con le agenzie sanitarie e le relative organizzazioni governative e di servizi di emergenza per affrontare la questione".

Rinviato a data da destinarsi, invece, il GP di Cina in programma il 19 aprile.