"Si vedeva che era un buon giocatore. Ma nessuno di noi pensava che sarebbe potuto arrivare a questi livelli". Così qualche settimana fa Massimo Ambrosini, ex compagno di squadra di Andrea Petagna ai tempi del Milan, 'apostrofava' l'attaccante triestino classe 1995. Evidentemente cresciuto in maniera esponenziale grazie alla cura Gasperini, i cui effetti molteplici rischiano davvero di incidere a lungo termine. A guardare i numeri, però, non ce la sentiamo di dare così torto ad Ambro: 3 presenze in campionato, una in Coppa Italia e una in Champions League per l'ex rossonero. Per la serie: se avessi dimostrato di avere un'altra stoffa, probabilmente avresti giocato molto di più. La realtà attuale racconta però un'altra storia: Petagna è un valore aggiunto della Dea e, pur non segnando così tanto (appena 5 gol in campionato), è fondamentale per la manovra offensiva e per l'intero dettame tattico del Gasp. Non a caso ha tolto il posto sin da inizio stagione ad Alberto Paloschi, arrivato a Genova come il fiore all'occhiello del mercato nerazzurro. E chissà che sabato sera, contro la sua vecchia squadra (decimata da infortuni e squalifiche), non possa essere l'occasione giusta per tornare a timbrare il cartellino...


L'evento del gol dell'ex, da sempre e per sempre, ha generato le reazioni più disparate: indifferenza, rabbia, amarezza, nostalgia e chi più ne ha più ne metta. Ma se dovesse capitare a Miralem Pjanic contro la Roma, per giunta all'Olimpico, si rischierebbe una rivolta. Con un'aggravante: la concreta possibilità di festeggiare davanti ai suoi ex tifosi il suo primo Scudetto in carriera, il sesto di fila per la Juventus. Sarebbe uno smacco di inestimabile valore. Una sorta di contrappasso nei confronti di tutti quei sostenitori giallorossi che mai gli hanno perdonato il trasferimento alla squadra più odiata, bersagliandolo a più riprese soprattutto sui social. Dal canto suo, il bosniaco non si è scomposto più di tanto, regalando il suo prezioso apporto in quasi tutte le volte in cui Allegri lo ha chiamato in causa. Con le dovute proporzioni, un caso molto simile a quello tra Higuain e Napoli. Occhio: il Pipita ha siglato quattro gol in quattro partite stagionali contro i partenopei. Che adesso sia la volta di Miralem?

Petagna contrastato da Glik
(Milan-Torino 1-1 - 1 febbraio 2014)

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Pjanic esulta dopo aver siglato il gol del vantaggio
(Roma-Empoli 3-1 - 17 ottobre 2015)

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Tra i pali troviamo Christian Puggioni: per lui quattro anni a Verona prima del trasferimento, nel 2015, nella sua amata Genova blucerchiata.


Difesa a tre composta da Fabrizio Cacciatore (11 presenze alla Samp nella stagione 2014/2015), Medhi Benatia (un anno a Roma, poi la grande occasione Bayern Monaco) e Nikola Maksimovic (strappato dal Napoli al Torino per la bellezza di 26 milioni di euro).

Centrocampo a cinque completato da Luca Rigoni (due anni ad altissimi livelli a Palermo prima del passaggio in rossoblù), Oscar Hiljemark (nella rosa dei siciliani fino allo scorso gennaio), Bryan Cristante (lanciato in Serie A proprio dal Milan nel novembre del 2013) e Alfred Duncan (prodotto del vivaio dell'Inter, ma mai valorizzato appieno dai nerazzurri).

Chiude il tandem offensivo Federico Di Francesco, cresciuto nelle giovanili del Pescara con cui ha collezionato le prime sette apparizioni a livello professionistico, nel campionato di massima categoria 2012/2013.

Top 11 Fanta-Ex - 36a giornata

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C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.

Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".

Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.