Nel nome del fratello. Il Calaiò più popolare è infatti Emanuele, ex Napoli e ora al Parma, ormai prossimo ai 200 gol tra i professionisti. Il procuratore Umberto però, con le sue molteplici competenze e grande amore per il calcio, non è rimasto sullo sfondo come semplice assistente dell'attaccante di famiglia e del resto della sua scuderia di giocatori. Come spiegherà nell'intervista rilasciata a Fantagazzetta, ha costruito progetti che vanno oltre la semplice consulenza all'atleta. 

Nato a Palermo il 6 gennaio del 1971, è iscritto dal 2010 all’Albo degli Agenti Fifa. Nel 2006 ha co-fondato "Equipe Sicilia", un progetto che si occupa della preparazione estiva dei giocatori in attesa che trovino squadra: "Negli ultimi anni - spiega Calaiò - tutte le Leghe hanno ridimensionato le loro rose e quindi anche il nostro programma ha subito via via queste trasformazioni andando incontro non solo alle esigenze atletiche dei giocatori, ma anche a quelle organizzative dei Club, non limitandoci ad allenare il calciatore, ma bensì ad aiutare anche le società ad allestire le proprie squadre trovando preparati atleticamente i partecipanti. Da qui l'idea di assistenza più allargata per i calciatori e quindi l'ideazione di "Equipe Sicilia". In questo lasso di tempo ci siamo fatti conoscere e apprezzare da tante squadre professionistiche e il 70% di chi partecipa all'attività ha poi trovato squadra".

#1 - Quando e perché ha scelto di fare il procuratore?
"La mia è una storia particolare. Negli anni ho conseguito più abilitazioni. Dapprima ho coltivato il sogno di fare il calciatore, ma quando mi sono reso conto che non potevo aspirare a certi livelli, all'età di 28 anni ho appeso i guanti al chiodo e mi sono dedicato ad accrescere le mie competenze, conseguendo l'abilitazione di Allenatore di Base, già nell'agosto del 1998. In quello stesso anno e fino al 2002 ho frequentato il corso di Laurea in Economia e Management dello Sport presso la sede di Catania dell'"European School of Economics" completando il bagaglio sia tecnico sia manageriale e continuando parallelamente a seguire la carriera dei giovani siciliani in giro per i settori giovanili professionistici. Dal campo di calcio a quello dell'assistenza dei calciatori e delle società, il passo è stato breve, nel 2001 infatti, con l'avvocato Marco Di Giugno - di lì a poco Fiduciario Aic - e Filippo Pergolizzi - di lì a breve diesse del Trapani - abbiamo costituito un'agenzia sportiva specializzata in Diritto, Economia e Management dello Sport denominata "Cadipe Soccer", oggi "Cadipe Associati". L'attività è cresciuta costantemente e nel tempo anche il parco giocatori assistiti".

#2 - Chi è stato il primo giocatore della sua scuderia?
"Tralasciando Emanuele, che non è un semplice assistito, direi Vincenzo Montalbano che oltre ad essere un mio ex compagno di squadra ai tempi della Leonzio, è diventato fin dal 2002, l'assistito più rappresentativo con il quale in poco tempo si sono aggiunti i vari Ceijas, Amodeo, De Rosa, Matinella..."

Emanuele Calaiò, con la maglia del Siena nel 2011 (Getty)

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#3 - Qual è la maggiore soddisfazione della sua carriera da procuratore?
"A livello professionale, l'esordio di Giulio Sanseverino in A, il 6 gennaio del 2013, col Palermo a Parma, dal primo minuto, il giorno del mio compleanno. All'epoca non aveva nemmeno 19 anni; stesso giorno e stesso mese nell'anno 2000, mio fratello Emanuele aveva esordito con il Torino di Mondonico, facendo il primo gol in serie A".

#4 - Qual è il dirigente con cui lavora meglio nelle trattative che riguardano i suoi assistiti?
"Se devo scegliere un emergente, il direttore sportivo del Milan, Massimiliano Mirabelli. L'ho visto crescere coi suoi progetti sin dalla Serie D: programmi vincenti, funzionali come un orologio svizzero, oculati. Se invece devo scegliere una figura più navigata: Gabriele Martino, diesse della Reggina. Una "volpe" che sa ascoltare i giovani e le loro segnalazioni".

#5 - I procuratori sono i re del calciomercato: ci racconta un aneddoto curioso che ha riguardato lei o il suo assistito?
"Statella al Torino. Una giornata pazzesca, culminata con il trasferimento del giocatore dalla Salernitana, via Bari, al Torino. E' stato il penultimo contratto depositato nella sessione invernale prima del gong". 

#6 - Ci consigli un giovane tra quelli che assiste?
"Manel Minicucci, trequartista scuola Roma. E' un classe '95, dalla doppia nazionalità, italiana e spagnola. Quest'anno ad Andria ha messo insieme 25 presenze. Per doti tecniche e fisiche, è di categoria superiore". 

#7 – Quale sarà il colpo della prossima sessione di mercato?
"Credo Verratti alla Juventus, una soluzione che al giocatore piace. Sono poi sicuro che Roma e Napoli sapranno piazzare il colpo. Le due milanese però, saranno le vere protagoniste sul mercato, viste le nuove proprietà facoltose dei cinesi. Altra operazione interessante potrebbe essere quella di riportare in Italia un attaccante italiano. Graziano Pellè, ad esempio, lo vedrei bene in maglia nerazzurra".

#8 - Primo consiglio ai fantallenatori: un portiere su cui puntare questa settimana.
"Fulignati del Palermo". 

#9 - Secondo consiglio ai fantallenatori: un difensore su cui puntare questa settimana.
"Rossettini del Torino". 

#10 - Terzo consiglio ai fantallenatori: un centrocampista su cui puntare questa settimana.
"De Paul dell'Udinese".

#11 - Ultimo consiglio ai fantallenatori: un attaccante su cui puntare questa settimana.
"Berardi del Sassuolo".