"Sono venuto qui all'Inter per vincere". Parole che all'epoca provocarono reazioni ben poco piacevoli, tra i tifosi della Lazio. Ora, a distanza di nove mesi, Antonio Candreva è diventato semplicemente uno dei tanti. Certo, cinque anni non si potranno mai cancellare. Specie per come sono stati vissuti: dai fischi sulla sua presunta fede giallorossa, agli applausi per prestazioni e reti oggettivamente di rara bellezza. Fino ad arrivare a vere e proprie standing ovation. In totale, 192 presenze, 45 reti e quella storica Coppa Italia del 2013, alzata al cielo... proprio contro i cugini della Roma. Ultimi tre campionati in doppia cifra, l'esterno di Tor de' Cenci ha chiuso in crescendo, lasciando in eredità nelle casse laziali 22 milioni di euro più 3 di bonus. L'accoglienza che riceverà domenica sera dalla Curva Nord? Prevedibile un misto di fischi e (dovuti) ringraziamenti. Occhio, però: in caso di gol, farebbe meglio a non esultare in stile Hernanes con la capriola del 10 maggio 2015. In tal caso, il giudizio della gente sarebbe sicuramente polarizzato...
Difesa a tre composta da Christian Maggio (a Firenze dal 2003 al 2006, 67 apparizioni complessive tra B e massima categoria), Emiliano Moretti (genoano dal 2009 al 2013, ultima parentesi prima dello sbarco all'ombra della Mole) e Cesare Bovo (tre anni e mezzo in rosanero, conditi da sette marcature).
Centrocampo a quattro completato da Leandro Paredes (portato in Italia dalla Roma in collaborazione proprio con il Chievo, a cui è stato 'parcheggiato' per i primi sei mesi), Bruno Fernandes (tre annate di buon livello a Udine, ceduto la scorsa estate alla Samp per 7 milioni di euro) e Leonardo Spinazzola (a Empoli in cadetteria la sua prima esperienza da professionista).
Nel tridente con Muriel troviamo Iago Falque (13 gol e incetta di elogi nella sua unica stagione a Genova) e Mattia Destro (piccola parentesi rossonera, da gennaio a giugno del 2015: 15 presenze e 3 reti).
C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.
Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".
Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.