Domenica sarà il Totti-day, senza ombra di dubbio. Ma un pezzetto di pomeriggio vedrà come protagonista anche Fabio Quagliarella. Specie dopo aver svelato al mondo intero il dilemma che risaliva a quella strana notte del 27 agosto 2010. Bersagliato dai tifosi del Napoli per il tradimento più grande: l'approdo alla Juventus. Lui, figlio della terra partenopea, che più volte aveva baciato la maglia tanto desiderata, che mai l'avrebbe lasciata per nulla al mondo, passa ai nemici più odiati. In tutti questi anni nessuno si è chiesto se sotto ci fosse qualcosa in più, qualcosa che lo avesse spinto a fare una scelta dolorosa ma necessaria. Gli altarini sono stati scoperti appena tre mesi fa, con l'esito positivo di una vicenza giudiziaria che ha dell'incredibile. Una singola persona, uno stalker senza scrupoli, in grado di mettersi tra un uomo e l'amore del suo popolo. Di annientarlo, di trasformarlo in odio puro. Adesso, però, gli scenari sono completamente cambiati. In molti hanno chiesto scusa all'attaccante di Castellammare, tanti altri lo faranno di sicuro proprio in occasione della gara al Ferraris. Con un velo di nostalgia a ricoprire tutto: senza spiacevoli interferenze esterne, gli 11 gol in 37 presenze in azzurro sarebbero potuti essere una marea in più.

Al Genoa, invece, Stephan El Shaarawy deve molto. Basta guardare il suo curriculum per capirlo: maturazione nel settore giovanile rossoblù ed esordio in Serie A proprio con il Grifone, nel lontano 21 dicembre 2008. Col suo ingresso in campo all'83', nella sfida contro il Chievo, diventò il più giovane debuttante nella massima categoria con il club ligure (16 anni e 1 mese) e tra i 10 più 'precoci' nella storia del nostro campionato. Ma il Genoa rimase solo una vetrina di lusso, perché a conti fatti la carriera del Faraone si è sviluppata completamente altrove. La costanza a Padova, l'esplosione al Milan, il periodo di crisi a Monaco, la resurrezione a Roma. Dove, soprattutto in questo finale di stagione, è stato uno dei protagonisti indiscussi nella lotta per il secondo posto. Un ruolo che vorrà preservare ed esaltare alla massima potenza anche domenica, nella gara d'addio di Francesco Totti. Sì perché, passerella a parte, serviranno i tre punti visto che il Napoli è ancora lì in agguato. Magari proprio con un gol di El Sha. Un gol da ex, degno dei migliori copioni teatrali.

Quagliarella sigla il gol del raddoppio
(Napoli-Juventus 3-1 - 25 marzo 2010)

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El Shaarawy a contrasto con De Ceglie
(Juventus-Genoa 3-2 - 14 febbraio 2010)

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Tra i pali c'è Samir Handanovic: per lui la bellezza di 212 presenze con la casacca dell'Udinese, trampolino di lancio verso l'approdo all'Inter.

Difesa a quattro composta da Ervin Zukanovic (a Verona nel campionato 2014/2015, il primo nel Belpaese), Nicolas Burdisso (giallorosso dal 2009 al 2014), Felipe Dal Bello (meteora nerazzurra da febbraio a giugno del 2015) e Christian Maggio (60 apparizioni e 11 gol nel biennio sampdoriano pre-Napoli).

Centrocampo a due formato da Davide Di Gennaro (prodotto del vivaio rossonero, ma mai valorizzato appieno dal club) e Luca Cigarini (una sola stagione all'ombra del Vesuvio nel 2010, al servizio di Mazzarri).

Tridente alle spalle dell'unica punta completato da Diego Perotti (il vero colpaccio del Genoa nell'estate del 2014) e Antonio Candreva (solo tre match disputati a Udine nel 2007/2008).

Top 11 Fanta-Ex - 38a giornata

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C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.

Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".

Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.