Conferenza stampa di Ventura dallo stage di Coverciano. Tanti gli argomenti toccati dal commissario tecnico, in primis la convocazione di Emerson Palmieri: "Cosa possa dare non lo so, ma è una piacevole sorpresa per come parla. Per quello che dice, per cosa pensa, per la sua voglia. È giovanissimo e si è ritagliato un piccolo spazio ma può guadagnare uno grande nella Roma. Il fatto che sia infortunato ma che voglia guardare, che passi da un campo all'altro in continuazione. Si capisce che ha voglia di arrivare".

IN FUTURO ANCHE DIAWARA IN AZZURRO? E SU BORRIELLO... - "Diawara in Nazionale? Se può diventare italiano, perché no. Borriello? Forse sta facendo l'annata migliore della sua carriera, ma se vogliamo aprire un ciclo non dobbiamo battere il Liechtenstein, ma creare i presupposti per una nazionale".

RUGANI E ROMAGNOLI - "Questi sono i due ruoli dove, effettivamente, c'è bisogno. Ci sono Spagna e Israele in quarantotto ore, ci giochiamo una qualificazione mondiale".

CHIESA E ADJAPONG - "Se devo essere sincero, permettimi un pizzico di orgoglio, ero l'unico a dire questo. Non sapevo se c'erano questi due, ma che ci fossero buoni giovani era un dato di fatto. Si è aperta una strada perché vuol dire che i club li stanno facendo giocare. Ci sono tutti i presupposti".

IL FUTURO DI BELOTTI - "Dopo cinque anni di Torino qualsiasi cosa io dica rischio di suscitare delle interrogazioni. Quando uno va via deve entrare dalla porta principale. Non deve avere premura per andare, ma quando si apre il portone. Starà a Belotti e alla società decidere. Poi magari lui rimane e lo costruiscono intorno a lui, ciò che mi interessa è che sia quello che ho voluto e che ho avuto".

LA QUERELLE SACCHI - "Anche lì si è enfatizzato molto, lo ripeto con grande stima nei confronti di Arrigo, a volte si rischia di fare confusione".

QUESTA SERA JUVENTUS - BARCELLONA - "Mi dispiace non essere a Torino per vederla dal vivo, mi sarebbe piaciuto. Queste sono partite che rappresentano il calcio. Lo stage mi ha dato gioia, l'entusiasmo di questi ragazzi è straordinario. Vorrei usare una parola che è pericolosissima, ma è "emozione", perché vedi la nascita e lo sviluppo di uno giovanissimo. Uno che sbaglia è perché è qui da poco, oggi farà meno errori, dopo ancora meno. L'emozione è quella di far sbocciare dei fiori".

INIZIO CAMPIONATO ANTICIPATO? - "Si è cercato di dire che io chiedessi l'anticipo, ma no. Ho portato degli esempi, ho detto che la Germania è un punto di riferimento a livello di federazione, quando finisce un Mondiale o un Europeo, il campionato inizia più tardi. Altrimenti entro l'8 o il 10 di agosto, perché vogliono vincere. Il discorso del 13 è legato alla Spagna il 2 di settembre. Se avessimo un'altra squadra del nostro girone non avremmo neanche affrontato il problema. Se è fattibile, bene, altrimenti non fa nulla".

EL SHAARAWY - "El Shaarawy? Ho affrontato il problema anche con il giocatore. All'inizio, quando dovevamo riprendere un discorso finito, era quello di Berardi e per tanti altri. Non c'era il ruolo, ora gli esterni offensivi hanno un senso, siccome che El Shaarawy ha ripreso a giocare è evidente che non sia uno da stage. Noi facciamo questo, le tue caratteristiche sono buone. Lui mi ha detto "così a giugno sarò pronto", io mi auguro che sia quello l'obiettivo".

GIUSEPPE ROSSI - "Non lo abbiamo mai preso in considerazione perché è di qualità assoluta, ma è stato bersagliato. La sua carriera si è interrotta anni fa".