IL TORNEO - La stagione 1992/1993 del campionato di serie A, un torneo che alla fine vide trionfare i rossoneri di Fabio Capello con pieno merito, in un susseguirsi di vittorie e pochissimi passi falsi lungo il cammino.

Una corazzata forte non solo degli olandesi Rijkaard, Gullit e Van Basten, ma anche del promettente Boban, del cannoniere francese Papin e dell'imprevedibile Lentini., tutti ben amalgamati nello scacchiere tattico del tecnico friulano.

LA PARTITA - In uno stadio Adriatico esaurito in ogni ordine di posto, quella che sulla carta doveva rappresentare una formalità per la Juventus, si trasformò in un vero e proprio incubo.

I bianconeri di Trapattoni, reduci dall'impegno in coppa europea, vennero a Pescara con la formazione tipo, ovvero il tandem offensivo Baggio - Ravanelli supportato dal tedesco Moeller, mentre il Pescara rispondeva con Borgonovo centravanti e Max Allegri ad ispirarlo come trequartista, a centrocampo invece il duello era tra Dunga ed Antonio Conte.

Il vantaggio della Juve dopo soli 2 minuti con Ravanelli sembrava dover dare il via alla goleada della Signora, ne scaturì invece una veemente reazione del Pescara, che chiuse il primo tempo sull' 1-1 con il pareggio di Allegri dal dischetto.

Nella ripresa si scatenò tutto il potenziale del Pescara, con la Juve che apparve disorientata dal bruciante avvio degli adriatici, in vantaggio con una splendida rovesciata di Borgonovo, quindi è ancora Allegri a firmare il 3-1, complice una deviazione sul suo tiro.

I bianconeri del Trap si innervosiscono e viene espulso Moeller, così il Pescara dilaga: il neo entrato Martorella firma il 4-1 con un gran colpo di testa in tuffo, infine è il centrocampista Palladini a chiudere sul 5-1, dopo aver saltato anche l'uscita disperata di Peruzzi.


IL TABELLINO

Stadio Adriatico di Pescara, 30 maggio 1993

PESCARA - JUVENTUS 5-1 (1-1)

Marcatori: 2' Ravanelli (J), 31' Allegri (P) rig, 50' Borgonovo (P), 59' Allegri, 86' Martorella (P) , 90' Palladini (P).

Pescara: Marchioro, Sivebaek, Alfieri, Dunga, Dicara, Nobile, De Juliis, Palladini, Borgonovo, Allegri (87° Massara), Compagno (82° Martorella). A disposizione: Savorani, Rosone, Sliskovic. Allenatore: Zucchini.

Juventus: Peruzzi, Carrera, Marocchi (54°Dal Canto), Galia, Kohler, Julio Cesar, Di Canio (69° De Marchi), Conte, Ravanelli, R. Baggio, Moller. A disposizione: Rampulla, Torricelli. Allenatore: Trapattoni.

Arbitro: Quartuccio di Torre Annunziata

IL PROTAGONISTA - Con una doppietta d'autore ed una prestazione maiuscola, non può che essere Max Allegri il protagonista di quel match epico tra Pescara e Juventus.

Centrocampista di grande tecnica e con spiccate qualità offensive, Allegri da giocatore è stato un talento discontinuo, che ha dato il meglio quando ad allenarlo c'era il profeta Giovanni Galeone.

Quella stagione 1992/93 di serie A è stata la migliore della sua carriera, con ben 12 goal realizzati nel Pescara, nonostante la retrocessione dei biancazzurri.

Successivamente Max Allegri realizzerà altre 8 reti nel massimo campionato italiano, distribuite tra Cagliari e Perugia, prima di fare ritorno a Pescara nell'estate del 1998 in serie B e sfiorando la promozione in A nel '99.

L'EREDE - Nel Pescara attuale impegnato in serie A, è sicuramente quello di Benali il profilo più vicino al trequartista Max Allegri degli anni '90.

La tecnica purissima, il coraggio nelle giocate difficili e quel fiuto del goal innato, sono caratteristiche emblematiche del parallelo tra i due calciatori, il presente ed il passato del Pescara in serie A.

Un fattore che certamente può distinguerli è la conformazione fisica, brevilineo e scattante il giocatore libico, mentre Allegri quando giocava era più compassato ma anche più raffinato e cercava spesso il numero ad effetto, che poteva essere il tunnel o il dribbling su più avversari.