Fine maggio: periodo di bilanci, critiche, manifestazioni di giubilo, rimpianti, rimorsi e quant'altro. In un campo più di qualunque altro, quello fantacalcistico. "Il dado è tratto" e "le somme sono state tirate" risultano essere le due massime più banali e ricorrenti di queste ore, tra i vostri amici nelle fantaleghe. E anche stavolta, come al solito, c'è chi tra di voi potrà vantarsi di aver scoperto nuovi talenti del calcio italiano da sventolare davanti al naso degli avversari negli anni a venire. O, quanto meno, di aver dato fiducia a giocatori che fino ad agosto sembravano destinati a un campionato da comprimari, se non addirittura peggio. Da allora fino ad oggi, il mondo alla rovescia. Abbiamo così ricavato una speciale Top 11 (schierata con il 3-4-3) che racchiude tutti quegli interpreti partiti con l'etichetta di "underdog", ma che col passare dei mesi hanno meritato l'incremento di quotazione più elevato, rispetto ai colleghi che ricoprono lo stesso ruolo sul terreno di gioco.

PORTIERE - Rafael de Andrade Bittencourt (Cagliari)

Tutti si aspettavano l'inamovibile titolarità di Marco Storari, alla fine l'ha spuntata lui. E, quando a gennaio l'ex Juventus è tornato a Milano per fare la riserva di Donnarumma, non ce n'è stato più per nessuno. Lo specialista di San Paolo classe 1982 ha fatto registrare un +7 nella sua quotazione (precedendo di una sola lunghezza il collega del Crotone, Alex Cordaz), grazie soprattutto ai tre rigori parati contro Atalanta, Empoli e Udinese. La tranquilla salvezza degli isolani, a conti fatti, è passata anche per le sue mani.

DIFENSORI - Andrea Conti (Atalanta), Mattia Caldara (Atalanta), Andrea Rispoli (Palermo)

Va bene segnare, stupire e mettersi in evidenza, ma qui siamo andati abbondantemente oltre. La coppia d'oro bergamasca ha collezionato in totale 15 gol: tanto per fare un esempio, più di quelli di Callejon, Dybala e Quagliarella (ovviamente, presi singolarmente). L'incremento non mente: +8 il primo, addirittura +13 il secondo, ormai promesso sposo della Juventus. Il 'terzo incomodo' è una sorpresa assoluta: il terzino rosanero, nonostante la retrocessione della sua squadra, è stato tra gli ultimi a mollare. Lo testimoniano i clamorosi 6 centri in campionato (non ne ha aveva mai siglato nemmeno uno in Serie A prima di quest'anno) e un +9 rispetto alle valutazioni nella griglia di partenza.

CENTROCAMPISTI - Alejandro Gomez (Atalanta), Remo Freuler (Atalanta), Roberto Gagliardini (Inter), Jakub Jankto (Udinese)

Altri due atalantini (e mezzo) anche in mediana, logica conseguenza del miracolo sportivo compiuto da Gasperini. Sul Papu ormai c'è poco altro da dire se non che meriterebbe davvero una grandissima squadra. 37 partite, 14 gol, 10 assist (l'unico insieme con Callejon e Salah in doppia cifra sia per reti che per passaggi vincenti) e uno scintillante +13 nella sua quotazione. E' partito in sordina, invece, lo svizzero. Per poi macinare pregiudizi e scetticismo a colpi di prestazioni da incorniciare e anche tanti bonus (ben 5 marcature e 4 assist, che gli valgono un incremento pari a +9). Specie dopo la partenza a gennaio del Gaglia, che il meglio di sé lo ha mostrato proprio quando indossava ancora il nerazzurro "meno blasonato", ma molto meglio piazzato in classifica: +8, nonostante tutto. Per il quarto posto a centrocampo abbiamo deciso di premiare il +7 del gioiellino dell'Udinese, il cui miglioramento è stato identico a quelli di Nainggolan, Zielinski e Croce ma che, a differenza loro, partiva da una quotazione decisamente più bassa (è passato da 3 a 10). Da perfetto sconosciuto nelle aste estive a pezzo pregiato in quelle di riparazione: il passo è stato brevissimo, così come il suo balzo numerico in avanti (anche in questo caso, 5 reti e 4 assist).

ATTACCANTI - Dries Mertens (Napoli), Keita Balde Diao (Lazio), Patrik Schick (Sampdoria)

Ricordate la scorsa estate? Quanti di voi non lo hanno considerato un pezzo da novanta perché "tanto è la riserva di Insigne"? C'è chi invece è stato decisamente più furbo e se l'è portato a casa, magari sborsando anche una cifra contenuta. Di sicuro, non all'altezza degli incredibili 28 centri più 8 passaggi vincenti messi a referto. Il +19 finale del folletto belga è il miglioramento più alto di tutta la Serie A: un autentico capolavoro. Così come per chi ha dato fiducia al centravanti laziale, in rotta con la società fino a poche ore prima della chiusura del mercato estivo. "Ma che lo prendi a fare, tanto lo mettono fuori rosa", dicevano. Boom! 16 gol e 4 assist, +13 in pagella rispetto a nove mesi fa. E il campioncino della Samp? Probabilmente la sorpresa più notevole dell'annata 2016/2017. Quagliarella più Muriel, l'attacco blucerchiato è delineato. Macché: le gerarchie sono state spazzate via nel giro di pochissimi mesi. Dapprima con i continui impatti devastanti a gara in corso, poi partendo regolarmente dal 1'. Il dato finale fa impressione: 11 marcature e 3 assist (+13 la sua crescita complessiva) per uno che a gennaio ha compiuto appena 21 anni e che, soprattutto, non aveva mai giocato nel Belpaese.

Riscaldate i motori: in fondo, per la prossima asta, c'è da aspettare meno di novanta giorni...

Top 11 incremento valutazione
2016/2017

+