Calarsi in realtà "modeste", dopo aver potuto toccare il cielo con un dito, non è cosa da tutti. Maxi Lopez ci è riuscito, col Belpaese a fare da teatro per un riscatto personale ancora work in progress. Lui, portato in Europa addirittura dal Barcellona nel 2005, dopo essersi fatto notare in patria con la maglia del River Plate. "La gallina de oro", che dopo tre scudetti con i biancorossi ha alzato al cielo 2 Liga, 1 Supercoppa di Spagna e persino la Champions League del 2006, seppur non da protagonista. Ma poi qualcosa si è rotto: il prestito a Maiorca, poi l'FK Mosca e persino il Gremio. La svolta, appunto, si è notata quando il suo cammino si è incrociato con il campionato italiano. Esattamente dal 20 gennaio 2010, giorno del suo sbarco a Catania. In tre stagioni colleziona ben 22 reti in 66 presenze. E gli si spalancano davanti le porte del Milan. La chance della vita? Sì, ma solo sulla carta. Perché in rossonero delude le attese. Altro giro, altra corsa: nel 2012 c'è la Sampdoria, ennesima tappa di un percorso lungo e tortuoso. Quella Samp che sabato sera ritroverà da avversario, riassaporata nel 2014 e poi lasciata alle spalle. Stavolta, definitivamente.

26 agosto 2010, preliminari di Europa League: fu subito amore. Non ci volle molto quella sera per capire che il talento di Josip Ilicic fosse assolutamente sprecato per il campionato sloveno. L'occhio di Zamparini non fallì e di lì a poco si attivò per portare in Italia quello che è ancora uno dei migliori mancini in circolazione. A Palermo dal 2010 al 2013, incubo dei portieri quando portava palla al piede e sceglieva la soluzione di potenza, che fosse su punizione o su tiri dalla distanza. L'effetto? Quasi sempre lo stesso: la palla in fondo al sacco. Nel frattempo il trequartista di Prijedor è cresciuto, maturato sotto l'ala della Fiorentina, dove a sprazzi ha regalato momenti di grande calcio. E anche tanti bonus, specie con i 13 centri dello scorso campionato. Tornare al "Barbera" da avversario, al netto di qualche prevedibile fischio dagli spalti, farà sempre un certo effetto. Ha già punito da ex, punterà senza dubbio a ripetersi.

Maxi Lopez celebra con Soriano il gol vittoria
(Barcellona-Sampdoria 0-1, Trofeo Gamper - 20 agosto 2012)

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Ilicic esulta dopo aver siglato la rete del pareggio
(Catania-Palermo 1-1 - 21 aprile 2013)

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Tra i pali troviamo Daniele Padelli: per lui un'apparizione senza colpo ferire a Genova nell'annata 2004/2005.

Difesa a tre composta da Abdoulay Konko (cresciuto, tra gli altri, anche nel settore giovanile della Juventus), Dario Dainelli (a Genova dal 2010 al 2012, proprio prima di cominciare la sua avventura in gialloblù) e Leandro Castan (sampdoriano per soli 38 giorni: acquistato il 10 luglio 2016, rivenduto per sua volontà il 18 agosto al Torino).

Centrocampo a tre formato da Serge Gakpè (in prestito proprio dal Genoa), Afriyie Acquah (10 presenze e 1 gol a Genova da febbraio a giugno del 2015) e Leonardo Spinazzola (anche lui prodotto del vivaio juventino).

Nel trio alle spalle dell'unica punta, insieme con Ilicic e Maxi Lopez, c'è Valter Birsa e la sua parentesi a dir poco deludente col Genoa: solo 9 partite giocate e nessun gol). Là davanti completa l'undici titolare Fabio Quagliarella: lanciato nel calcio che conta dal Torino, 'rinnegato' dai tifosi dopo l'ormai gesto di scuse verso i tifosi del Napoli dopo un rigore segnato al San Paolo. Alla luce dei recenti fatti di cronaca, che hanno svelato i perché dei suoi comportamenti, sabato sera ci aspettiamo un applauso riappacificatore dal pubblico dell'Olimpico nei suoi confronti.

Top 11 Fanta-Ex - 34a giornata

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C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.

Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".

Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.