Un addio dal sapore amaro, quello tra il cannoniere Lapadula ed il patron Sebastiani del Pescara, dopo il trasferimento dell'attaccante ventiseienne al Milan, per una cifra vicina ai dieci milioni di euro, versata nelle casse del club adriatico.

Da una parte c'è tutta la soddisfazione del capocannoniere della serie B, per essere approdato in un club glorioso come il Milan, dall'altra invece c'è un certo malcontento del patron Sebastiani, che era in parola con De Laurentiis ed avrebbe gradito definire la trattativa con il Napoli.

Quello che mi ha colpito particolarmente, è il mutamento del rapporto tra Lapadula e Sebastiani, nel giro di qualche settimana si è passati da un feeling idilliaco alla polemica, con il giocatore che non ha risposto al telefono al suo ex presidente.

Sebastiani dal suo canto ha definito l'attaccante come "difficile da gestire", ricordando trattative in cui poi si è tirato indietro e nelle quali gli interlocutori interessati si sono poi innervositi, un calciatore con le sue idee e del quale è praticamente emerso un quadro non certo positivo.

Un matrimonio quello tra Lapadula ed il Milan, che non ha dunque la benedizione di Sebastiani, il quale si è trovato in difficoltà con il suo collega partenopeo De Laurentiis, con cui c'era un accordo verbale per il passaggio del bomber alla corte di mister Sarri, per cui l'epilogo rossonero abilmente studiato da Galliani, ha lasciato il segno ed uno strascico polemico.