Pomeriggio dall’altissima temperatura e dall’altrettanto alto tasso di adrenalina a Cagliari e in Sardegna. La notizia era di quelle capaci di far impazzire social e rete: possibilità per il Cagliari di arrivare ad Andrea Pirlo.

Per i tifosi sardi, che in queste settimane sono piuttosto temprati alle notizie di fantamercato (Ronaldinho in rossoblu su tutte), diffidenza ma anche un tam tam mediatico per cercare di saperne di più. Tra chi ovviamente soffia sul mantice della notizia bomba “Pirlo al Cagliari” e chi invece (forse con eccessiva fretta) ha bollato nell’isola l’indiscrezione come bufala, la verità sta nel mezzo.

Non sarebbe infatti da escludere a priori la chiacchierata (che i ben informati reputano informale) tra Giulini, che ha per il momento in mente l’obiettivo di puntellare la squadra che è salita in massima serie, e il campione ex Milan e Juventus, che chiaramente non avrebbe motivi particolari per lasciare New York e la MLS. Ma c’è un ma: ed è quello che da sempre riguarda i campioni appetiti dalle società europee, e forse fagocitati troppo presto dal calcio americano. E cioè, la famosa pausa invernale-primaverile della MLS, che consente prestiti in Europa, qualora i diretti interessati avessero voglia e capacità di forzare la mano con le proprie società: in molti ricorderanno l’affare Beckam sull’asse Galaxy-Milan. Ed ecco che quindi un affare assolutamente infattibile, ai limiti della risibilità, questa estate, potrebbe diventare una prospettiva seria nel mercato di gennaio. Pirlo-Cagliari: sicuri che faccia solo ridere?