Presente nel calendario sin dal 1950 il tracciato cittadino di Monaco è unico nel suo genere. La velocità di Monza lascia il passo ad una guida attenta, le ampie e veloci curve di Silverstone trovano qui tornanti ai loro antipodi e gli applausi generalmente dedicati ai sorpassi vengono invece riservati alla bravura dei piloti nel non danneggiare le proprie vetture.

Il circuito ha una lunghezza pari a 3340 metri e presenta ben diciannove curve, che lo rendono il tracciato che, in proporzione alla sua lunghezza, costringe più volte il pilota ad agire sul frenoAlla partenza, nel primo settore, i piloti devono affrontare subito la curva Sainte Devote, che è spesso teatro di incidenti. A dividere questa prima tornata dalla curva tre, la Massenet, vi è un tratto in salita molto tecnico nel quale è anche presente una leggera curva a sinistra, la Beau Rivage. In uscita dalla Massenet, i piloti affrontano la curva Casinò per giungere alla curva Mirabeau Haute, nella quale si identifica l’inizio del secondo settore.

Tratto che è caratterizzato dalla curva sei, la più lenta dell’intero mondiale di Formula 1, il tornantino Grand Hotel Hairpin. Da qui i piloti iniziano una graduale accelerazione poiché, prima di lanciare le vetture a piena velocità nel tunnel, devono percorrere due curve a destra la Mirabeau Bas e la Portier. Usciti dalla semioscurità del rettilineo troviamo la lenta Neuvelle Chicanne, spesso teatro di screzi poiché spesso accade che per evitare incidenti alcuni piloti taglino le curve guadagnando cosi un vantaggio.

Il tratto delle piscine, alla sinistra del quale sono ormeggiati i famosi yacht delle poco attentecelebrità è introdotto dalla curva del Tabaccaio al termine della quale si trova una veloce doppia chicane. Il tracciato entra così nel terzo settore, con le vetture che affrontano il tornantino Rascasse e le ultime due curve, la diciotto e la diciannove prima di ritornare nuovamente sul rettilineo di partenza nel quale è anche possibile utilizzare il DRS.

IL NOSTRO PRONOSTICO: vista l’alta tecnicità richiesta per completare i settantuno giri del gran premio le gare sono sempre ricche di incidenti che rendono quasi impossibile fare delle previsioni sul vincitore, ricordiamo ad esempio che nell’edizione 1984 Senna ottenne un incredibile secondo posto con una vettura molto più lenta di quelle che precedette.

E’ sempre difficile pronosticare il Gran Premio di Monaco. Essendo il principato la capitale mondiale del gioco d’azzardo ci sentiamo di provare il colpaccio pronosticando il Grand Chelem del padrone di Casa Rosberg a quota 21. Per chi volesse rischiare di meno i tre risultati singoli, pole giro veloce e vittoria della gara rappresentano allo stesso modo ottime opportunità di guadagno. 

di Luigi Ciano

Redazione Scommesse Fantagazzetta

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