32 gol (alla generosa media di 3.2 a partita), già alcuni errori dal dischetto, tante giocate spettacolari ed anche parecchi assist. In attesa di dare risposta ai tanti quesiti calcistici a cui la neonata stagione dovrà dare risposta nei prossimi mesi, forse, considerato l'avvio scoppiettante del campionato e l'avvicinarsi del grosso delle vostre aste, per una volta faremo bene a dedicare questo spazio ad un approccio squisitamente fantacalcistico a questa bella prima giornata. Eccovi, quindi, una decina di consigli ad hoc. Da usare, come sempre, a vostro rischio e pericolo. 

#1 - Se cercate il nuovo Viviano, quest'anno potreste trovarlo in Gigio Donnarumma. Certo, dopo il rigore da +3 (bonus a lui, ma anche punti al Milan) non lo pagherete certo poco, ma l'impressione è che, data la pochezza difensiva del Diavolo di Montella - sia a livello di singoli che di reparto - questo ragazzotto classe '99 (non dimentichiamocelo) possa vivere davvero la sua prima stagione di gloria assoluta. Viene stuzzicato dagli attaccanti avversari più spesso di quanto non succedesse con Mihajlovic, e può esprimersi quindi meglio agli occhi dei pagellisti. Se poi davanti si ritrova un tifoso rossonero suo pari, come Belotti - che quest'anno punta con convinzione ad infrangere la barriera dei 15 gol - si esalta a maggior ragione. Ottimo, quindi, in zona modificatore. 

#2 - Non lasciatevi stuzzicare troppo dai Kessié, dai Petagna, dai Lombardi, dagli Hoedt, dagli Ntcham e via dicendo. Sia ben chiaro, non parliamo del valore assoluto dei calciatori (e in alcuni casi sarebbe da parlarne), ma di quanto possano essere sopravvalutati in sede d'asta dopo un avvio scoppiettante. Il caso El Kaoutari, in tal senso, è dietro l'angolo. Partiamo dall'ivoriano: è un difensore prestato al centrocampo che è dotato di un ottimo piede di calcio (in passato ha tirato anche parecchio da fermo). Ha dato molto alla Dea anche nel pre campionato, ed esordito addirittura con una doppietta. Ciò non significa, però, che dobbiate necessariamente pagarlo più di 5-6 fantamilioni. Siate cauti, e siatelo anche coi due laziali: uno sta giocando perché Keita è fuori squadra e Felipe Anderson ancora in Brasile, l'altro perché Bastos non s'è ancora ambientato. Ed occhio anche a Ntcham: l'anno scorso ha dimostrato di avere potenzialità soprattutto atletiche impressionanti, ma anche grossi cali di concentrazione.

#3 - Puntate massicciamente sul Sassuolo. E non necessariamente su Acerbi, il migliore dello scorso anno. Berardi sembra aver giunto al giusto punto di maturazione, anche caratteriale, e sa di avere buone chances anche di esordire in azzurro, quest'anno. Politano sa di avere già addosso i galloni da titolare dopo l'addio di Sansone, ed anche Defrel, con la concorrenza di Matri, pare essersi responsabilizzato. Il doppio impegno non fa paura. E con ragazzi come Sensi rischiate di fare il colpaccio. 

#4 - Quanto vale il Napoli senza Higuain? E, soprattutto, quanto pesa fantacalcisticamente Insigne, senza il Pipita? E' soprattutto a questa domanda che dovrete darvi una risposta. Perché al di là della doppia cifra in zona gol, l'anno scorso, il buon Lorenzo è stato utilissimo anche per i tanti +1 (ben 9) portati a casa. Senza un riferimento centrale obbligato ed obbligatorio, però, non sarà facile replicare quel bottino. Senza contare che stavolta c'è un Mertens sempre più affamato che gli morde le caviglie. Ed un rinnovo, ancora da discutere, che pare non stia bene né a lui né al suo agente.

#5 - Occhio a coloro che partono forte, e poi calano gradualmente sino a diventare fantacalcisticamente ridondanti. Sempre meglio puntare su chi, piuttosto, tende a distribuire uniformemente i suoi potenziali bonus lungo le 38 giornate. E' il caso di Baselli e Birsa, per intenderci, che partirono benissimo anche lo scorso anno, inanellando gol e buone prestazioni, per poi affievolirsi in pieno inverno e sino a fine stagione. Ergo, prendeteli pure, ma senza investire cifre che vi basterebbero a garantirvi nel medesimo ruolo collaudati senatori come Pjanic, Hamsik, Gomez e Borja Valero o potenziali rivelazioni come Ocampos, Torreira, Nagy, Benali e Toledo

#6 - Higuain, buona la prima. Anzi, buonissima, visto che l'argentino, con il suo nuovo partner connazionale, ci ha messo meno di 10' per ripartire da dove s'era fermato, ovvero dal +3. Ma Mandzukic è un osso assai più duro ed esperto di Gabbiadini, Allegri assai più dedito al turn-over di Sarri, ed il contesto juventino assai meno fedele di quello napoletano. Tutti motivi utili per non credere in una sua conferma agli inarrivabili vertici fantacalcistici dello scorso anno. Saremo cinici, ma l'impressione è che stavolta Gonzalo possa fermarsi intorno a metà dei bonus complessivamente realizzato l'anno scorso: e sarebbe, in ogni caso, un risultato ragguardevole. Ma non in grado di giustificare un vostro sconsiderato investimento: non vorrete mica spendere davvero il 70% del vostro budget in un colpo solo, vero?

#7 - Un penny sui figli d'arte. Abbiamo già visto all'opera Di Livio e Chiesa Jr, e prossimamente sarà anche il momento dei piccoli Hagi e Simeone. Tutti minorenni o quasi, e tutti egualmente in grado di suscitare tenerezza soprattutto in noi squallidi e visceralmente nostalgici 30enni, che sogniamo che si possano ripetere, di padre in figlio, i fasti anche fantacalcistici d'un'epoca che non esiste più, e da parecchio. Morale della favola, se proprio volete lasciarvi andare al romanticismo fatelo pure, ma scegliendone uno, magari a caso, e senza osare di più. Io propongo Ianis Hagi.

#8 - Attacco Roma, a occhi chiusi. E senza temere. Non è detto che sia la Roma davvero la rivale numero uno della Juventus per lo scudetto, ma quel che è certo è che anche quest'anno la magica segnerà tantissimo. Lo scorso anno furono 80 i bonus da +3 figli dei giallorossi: ma Spalletti, allora, poté mettere in scena il suo modo di vivere e intendere il calcio solo a stagione in corso, senza un'adeguata preparazione tattica né fisica. Stavolta, invece, pare che anche Dzeko possa essere risvegliato dal suo innato torpore dalla manovra dedicata dei suoi compagni. Tenete conto, però, che tra lui, Salah, Perotti ed El Shaarawy quasi sempre uno resterà fuori: il che non rappresenta comunque un buon motivo per escluderne uno a priori dalla vostra lista degli acquisti. Anzi.

#9 - Muriel, Destro, Caprari. Già. Li avete visti sbloccarsi subito, ma non avete ancora capito a quale cosiddetta "fascia" fantacalcistica appartengono. Il primo, pur essendo ancora in condizioni atletiche non esaltanti, è un discontinuo per natura, che però ha spiccate doti sia da solista che da assist-man. Sarà titolare non sempre, ma molto spesso, al fianco di Quagliarella, sempre a meno che l'arrivo di Praet non scombussoli il 4-3-1-2 di Giampaolo e lo costringa a virare sul 4-3-2-1. Mattia, invece, è reduce da un lunghissimo stop che però, evidentemente, non gli ha fatto perdere il guizzo: resta comunque un centravanti puro, che quando non andrà in gol farà grossa fatica a prendere più di 5. Caprari, invece, è un folletto di raro talento che ha pochissime alternative, tra i delfini biancazzurri: detto ciò, può ambire al massimo alla doppia cifra. Morale della favola, per motivi diversi sono tutti indicatissimi, ma da terze, massimo seconde punte d'un reparto a tre.

#10 - Bacca goleador, Icardi gran bidon? Sino a pochi giorni fa erano entrambi al passo d'addio. Ora, invece, si ritrovano nuovamente a fare da Chiesa al centro del rispettivo villaggio, oltre che da epicentro della manovra offensiva. Giocatori abbastanza simili per interpretazione del ruolo, vizi e virtù, si ritrovano agli antipodi fantacalcistici, almeno in quanto ad avvio della loro stagione. Tripletta l'uno, grave insufficienza l'altro: che sta succedendo? Giusto che si tralasci Maurito per puntare un enormità in sede d'asta sul colombiano? Ovviamente no. Entrambi hanno storicamente vissuto e vivranno, anche per via della loro leziosità a stagione ed a gara in corso, momenti di calma apparente (che producono i tanti odiati 4.5 e 5) e di incontenibile esaltazione. Sono centravanti puri, vivono del gol e soprattutto del lavoro delle squadre che gli lavorano intorno. E sia il Milan che l'Inter, a quanto pare, in tal senso, sono destinate ad annate di passione. Positiva o negativa, a giorni alterni. Un po' come la vostra, che se ben dosata e parametrizzata vi consentirà di far buon uso di questi consigli, pur senza seguirli a menadito. Anche perché se è difficile per chiunque dare consigli a stagione in corso, pensate quanto possa esserlo farlo adesso, con ancora metà degli italiani in panciolle sulla battigia e l'altra metà ad aspettare di capirne qualcosa. Di calcio e fantacalcio, non della battigia.