Con la vittoria a sorpresa del Portogallo nell'Europeo targato 2016, tornano alla mente i vari calciatori portoghesi che hanno militato nel calcio italiano, dai più talentuosi a quelli che si sono man mano persi per strada.

In tutti i ruoli c'è almeno un calciatore lusitano che abbiamo conosciuto in serie A e serie B, a cominciare dal portiere Eduardo, che militò nel Genoa nella stagione 2010/11, alternando prestazioni positive a papere clamorose, divenendo però un beniamino dei tifosi liguri.

Nel reparto dei difensori come non ricordare lo sfortunato Andrade della Juventus, che riuscì appena a disputare 4 partite in bianconero, prima di rimediare un serio infortunio che lo portò alla rescissione del contratto nell'aprile del 2009.

Fernando Couto fu invece un pilastro della serie A, soprattutto con la maglia del Parma ( arrivò nel 1994) e dopo stagioni nel Barcellona e nella Lazio (vinse lo scudetto), vi tornò a fine carriera, giocando fino a 38 anni e lasciando il ricordo delle mitiche capriole volanti come esultanza.

Disastrosa a dir poco l'avventura italiana del difensore Abel Xavier, ricordato più per il look pittoresco che per le prestazioni in campo, solo 8 presenze a Bari nella stagione 1995/96, quindi nella sua seconda esperienza italiana a Roma, racimolò solamente tre gettoni.

Un altro lusitano da ricordare nel pacchetto arretrato, è Hilario del Perugia, che arrivò in Italia nella stagione 1998/99 e vi rimase fino al 2002, giocando un totale di 32 partite con gli umbri sotto la gestione Cosmi; a completare il reparto troviamo l'incostante laterale Dimas, che giocò per alcuni anni nella Juventus, senza lasciare un'impronta ed il prestante Rolando, ex centrale di Inter e Napoli.

Nutrito è anche il settore dei centrocampisti, a cominciare dal piccolo ma grande Rui Barros, che approdò alla Juventus nella stagione 1988/89 e vi rimase fino a quella seguente, realizzando 15 goal in bianconero e vincendo anche dei trofei, un talento puro di 159 cm di altezza.

Paulo Sousa prima di sedere sulla panchina della Fiorentina, è stato un elegante regista di centrocampo, che in Italia abbiamo ammirato prima nella Juventus a metà anni '90 e successivament nell'Inter, un calciatore di grande importanza tattica.

Insieme a lui, a lasciare un segno nel calcio italiano, troviamo Rui Costa e Luis Figo, il primo asso della Fiorentina fine anni '90 e poi del Milan fino al 2006, mentre il secondo dopo una carriera in Liga spagnola, arrivò all'Inter nel torneo 2005/2006, realizzando 9 goal in oltre 100 partite, distribuite in quattro stagioni.

Rapido e con il vizio del goal, l'esterno offensivo Sergio Conceicao ha vissuto un'esperienza molto positiva in Italia, dove ha vestito le maglie di Lazio, Parma ed Inter, vincendo uno scudetto, una supercoppa e due coppe Italia, rimanendo in serie A fino al 2004; simile a lui per caratteristiche tecniche ma non nel rendimento, l'ex nerazzurro Quaresma, che all'Inter fu voluto da Josè Mourinho, ma non incantò affatto come nelle aspettative.

Alti e bassi per il regista Miguel Veloso del Genoa, che tra il 2010 ed il 2012, totalizzò 49 presenze in serie A e realizzò anche 2 reti, prima di chiudere l'avventura tricolore.

Ultimi quattro elementi da menzionare nel reparto nevralgico del campo, sono la meteora Tiago della Juve, un vero flop che non riuscì ad imporsi in bianconero, quindi il motorino Vidigal, che militò nel Napoli tra A e B, all'Udinese ed infine a Livorno, disputando oltre 180 partite nel calcio italiano, infine l'ex laziale Pereirinha ed il regista Mamede, vestì le maglie di Reggina, Messina e Genoa.

Dulcis in fundo, arriviamo agli attaccanti lusitani visti in Italia, tre i nomi che spiccano, ovvero il viola Nuno Gomes, con 14 goal in oltre 50 gare e tanto feeling con la piazza, lo sfortunato Paulo Futre, che esordì in serie A con un goal nella Reggiana, ma subì un grave infortunio e non giocò con continuità, chiudendo però con 5 goal in 13 partite, per poi passare al Milan , dove ancora tartassato, disputò solo un partita.

A chiudere la lunga rassegna lusitana, il centravanti Jorge Cadete del Brescia, nella disastrosa stagione 1994/95 realizzò solamente una rete, in tredici apparizioni in serie A, per poi ritornare i mestamente in patria.