IL TORNEO - Torniamo con la mente ad uno dei campionati di serie A più avvincenti di sempre, quello targato 2001/2002 che si decise nel finale come un vero e proprio thriller in TV.

L'Inter del fenomeno Ronaldo e del tecnico Cuper sembrava avere il titolo in mano, ma la clamorosa sconfitta del 5 maggio sul campo della Lazio, si rivelò un assist per la Juventus di Lippi, che dal suo canto sconfisse l'Udinese e si cucì lo scudetto tricolore sulla maglia.

LA PARTITA - Grandissime emozioni in un derby da film, praticamente due partite in una, nei primi 45' una Juventus incontenibile ed un Torino travolto dai bianconeri.

Nella ripresa l'esatto contrario, tanto che al triplice fischio finale è il Torino a festeggiare, mentre è la Juve a mordersi le mani, con un Marcello Lippi infuriato e scuro in volto.

Nel primo tempo alla Juve bastano 12 minuti per punire il Toro con Del Piero e Tudor, spietati nell'approfittare dell'avvio disastroso dei granata. Trascorrono altri 13 minuti ed è ancora Del Piero a firmare il tris bianconero.

Camolese dal suo canto preferisce inizialmente, Osmanovski a Ferrante, mentre c'è il giallo Garzya, neanche in panchina per il derby. La Juventus recupera Trezeguet con Salas che parte dalla panchina.

Mister Camolese prova a dare nuova linfa, con le mosse vincenti Vergassola per Semioli e Ferrante per Osmanovski, così arriva il gol di Lucarelli al 13', servito proprio da Ferrante.

Il Toro ottiene un calcio di rigore concesso per l'atterramento di Thuram ai danni dell'inesauribile capitano Asta, a realizzare è Ferrante e c'è sempre la testa di Ferrante nell'incredibile 3-3 firmato da Maspero (l'ultimo jolly vincente giocato da Camolese), il più lesto a raccogliere la respinta di Buffon.

E' il 3-3, partita chiusa? Niente affatto, il derby della Mole ha ancora voglia di stupire e sembra sorridere ai più forti (sulla carta, quando Borriello decide che il fallo di Delli Carri su Tudor è da rigore.

Non c'è Del Piero e così sul dischetto va Salas, ma l'astuto Maspero intanto scava una piccola buca sul dischetto ed il cileno calcia altissimo...

IL TABELLINO

JUVENTUS-TORINO 3-3 (3-0)

MARCATORI: 10' pt e 25' pt Del Piero, 12' pt Tudor, 13' st Lucarelli, 25' st Ferrante (R), 38' st Maspero.

JUVENTUS: Buffon; Zenoni (64' Ferrara), Thuram, Iuliano, Pessotto; Zambrotta, Tudor, Tacchinardi, Nedved; Trezeguet, Del Piero (73' Salas).
Allenatore: Lippi.

TORINO: Bucci; Mezzano, Galante, Delli Carri; Asta, Semioli (46' Vergassola), Cauet, De Ascentis, Castellini; Lucarelli (77' Maspero), Osmanovski (46' Ferrante).
Allenatore: Camolese.

ARBITRO: Borriello di Mantova

IL PROTAGONISTA - A recitare il ruolo di protagonista in campo almeno a livello di reti fu Alessandro Del Piero, che in quel derby lasciò il segno con la sua doppietta nel primo tempo.

La classe innata e quella lucidità sotto porta, lo resero spietato nel match contro il Torino e pesò come un macigno la sua sostituzione nella ripresa, che gli impedì di tirare il rigore finale.

La fantasia e quel famoso tiro alla Del Piero sono stati il suo marchio di fabbrica che lo hanno contraddistinto nell'esperienza juventina, un campione dentro e fuori dal campo, capitano esemplare e dall'atteggiamento sempre signorile sul rettangolo verde.

L'EREDE - Nella Juventus guidata da Max Allegri è sicuramente il fuoriclasse Dybala quello che può raccogliere la pesante eredità di Alex Del Piero.

Arrivati entrambi molto giovani alla corte della vecchia Signora, hanno in comune quella particolare caratteristica di essere attaccanti con la visione e le giocate di un trequartista, qualità che li rendono dei fantasisti imprevedibili in zona goal.