Lancio di De Roon, sponda di Cornelius, rasoiata di Freuler che batte un incolpevole Sportiello. Minuto 94 di Fiorentina-Atalanta: i bergamaschi acciuffano il pari all'ultimo respiro. Finale a sorpresa? Sì, ma fino a un certo punto. Un rigore sbagliato dal tuo numero 10, nel momento di maggior sforzo e intensità agonistica, avrebbe tagliato le gambe a chiunque. Ma non alla Dea. I numeri parlano chiaro: dopo sei giornate di Serie A Gomez e compagni hanno già recuperato ben cinque punti da situazione di svantaggio (tre col Sassuolo, uno col Chievo e uno, appunto, contro i gigliati). Meglio di loro sin qui soltanto il Napoli, in cima a questa speciale graduatoria a quota nove (gli azzurri hanno completato con successo le rimonte al cospetto di Spal, Lazio e proprio Atalanta).

Come interpretare questo dato? Semplice: questa squadra non molla davvero mai. Finché il direttore di gara non sancisce la fine dei giochi col triplice fischio, i nerazzurri spesso e volentieri mantengono elevatissimo il ritmo di gara e la concentrazione. Per informazioni, chiedere anche ai giocatori della Roma che all'esordio in campionato hanno dovuto versare fino all'ultima goccia di sudore per difendere strenuamente lo 0-1 ottenuto con una punizione di Kolarov. Ma per spiegare come facciano gli ingranaggi dell'Atalanta a girare in maniera così scorrevole e costante, bisogna fare un passo indietro. E focalizzarsi proprio su uno dei principali artefici del "miracolo orobico" che risponde al nome di Gian Piero Gasperini. Esperto nel fare di necessità virtù, maestro nel valorizzare al meglio il capitale umano che la società gli mette a disposizione. Rispetto alla trionfale scorsa stagione, il tecnico di Grugliasco si è ritrovato con due pezzi da novanta in meno come Kessie e Conti. Il problema dove sta? Dentro i vari Cornelius, Gosens, Haas, Palomino, Ilicic, Castagne, Orsolini e De Roon e il giocattolo riparte più forte di prima. Lo dimostra la meticolosità con cui è stata preparata a livello tattico e motivazionale lo scontro proibitivo (poi rivelatosi tale solo sulla carta) con l'Everton in Europa League. Probabilmente una di quelle partite che più è riuscito ad avvicinare al concetto di "perfezione".

E proprio Andreas Cornelius, uno dei volti inediti del calcio italiano, è il primattore atalantino nella classifica per punti recuperati che stiamo analizzando. L'ex Copenaghen ha messo a referto un +4 complessivo di tutto rispetto, prima con il provvisorio 1-1 casalingo contro il Sassuolo (sinistro dal limite nell'angolino), poi con l'assist di testa a Freuler domenica sera al Franchi (da subentrato). Del resto da uno che nella passata edizione della Champions League ha realizzato la bellezza di sei centri nella fase a gironi ti aspetti questo e molto altro. Andrea Petagna e i (tanti?) fantallenatori che non li hanno presi in coppia all'asta sono ulteriormente avvisati...