Giampaolo Pazzini rientra invece nel calderone degli ex amati e impossibili da vedere come nemici. Naturale conseguenza di quanto fatto in due stagioni e mezza con la Sampdoria: sbarcato a Genova a gennaio del 2009, realizza ben 48 reti, tra cui le due amarissime nel doppio confronto del preliminare di Champions League contro il Werder Brema. In coppia con Cassano ha dispensato perle e gioie al pubblico del Ferraris, al punto che spesse volte sono stati paragonati al tandem d'oro Vialli - Mancini. Poi un addio, un po' inaspettato, sempre a gennaio: è il 2011, la chiamata è di quelle pesanti. C'è l'Inter del post-triplete, occasione unica e irripetibile. Ma un pezzo di cuore, potremmo scommetterci, è rimasto lì, all'ombra della Lanterna. Il Pazzo ha ancora fame, Pecchia lo sta inspiegabilmente utilizzando col contagocce, nonostante i grossi problemi realizzativi del suo Verona. Che sia proprio questa la chance ideale per tornare a timbrare (magari in modo decisivo) il cartellino?
Difesa a tre composta da Giorgio Chiellini (una stagione a Firenze prima del ritorno alla base bianconera), Dario Dainelli (due anni e mezzo in A coi rossoblù) ed Ervin Zukanovic (portato in Italia proprio dal Chievo nell'estate del 2014).
Centrocampo a quattro completato da Juan Cuadrado (viola dal 2012 al gennaio del 2015, 85 presenze e 20 gol in campionato), Saphir Taider (meteora interista alla corte di Mazzarri), e Andrea Poli (18 apparizioni in nerazzurro).
Sulla trequarti troviamo Valter Birsa (flop del Genoa nella Serie A 2011/2012), mentre nel tandem offensivo con Pazzini c'è Rodrigo Palacio (simbolo dell'Inter tra il 2012 e il 2017, 169 presenze complessive e 58 gol).
C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.
Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".
Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.