Una sfida importante per il Sassuolo di Bucchi, che in questo inizio di campionato ha mostrato pregi e difetti di una squadra che in estate ha avviato un processo di riorganizzazione dopo i tanti anni di gestione Di Francesco. Tra il pericolo rappresentato dal Cagliari e la conferma del 3-5-2, queste le parole in conferenza del tecnico dei neroverdi. 

I PERICOLI DEL CAGLIARI - "Farias, Joao Pedro, Sau, Pavoletti, Barella, sono dei giocatori che possono spezzare gli equilibri, perché hanno qualità importanti. Il Cagliari è un’ottima squadra che l’anno scorso ha pagato non tanto le sconfitte, ma l’entità delle stesse. E’ una squadra quadrata, che Sto arrivando! difendersi bene, ha ripartenze velocissime".

A CHE PUNTO E' IL SASSUOLO -  “La squadra la sento mia dalla chiusura del mercato, da lì è iniziato un percorso che ha bisogno di tempo, la partita con la Juventus non è sicuramente il test migliore per capire il nostro livello di crescita, ma ci ha dato anche tante risposte".

LA CONFERMA DEL 3-5-2 -  “Questo sistema di gioco credo che sia il più funzionale a noi oggi, quindi dobbiamo dargli seguito, interpretandolo in maniera diversa a seconda del momento della partita, perché ho giocatori che possono fare ruoli diversi. Turnover? Qualcosa faremo, anche perché ci sono giocatori che si stanno allenando molto ma molto bene e meritano spazio”.

LETSCHERT E ADJAPONG - "Letschert dopo un anno di ambientamento parla meglio la lingua e questo è un grande passo avanti, è importante capire compagni e allenatore anche durante la partita, poi è cresciuto anche dal punto di vista tecnico-tattico, ha aspettato il suo momento e ora credo sia giusto farlo giocare. Adjapong ha 19 anni, a volte può pagare un po’ di inesperienza e di timore nei confronti di campioni che fino a poco fa vedeva solo in tv, ma l’esperienza si fa anche sbagliando".

MARCATURA SPECIALE PER PAVOLETTI? - "Non giochiamo a uomo, ci sono zone di competenza in cui per posizionamento poi magari si trova un determinato giocatore, come Higuain per Cannavaro”.