Noi ci riuniamo da 3 anni. Tutte e 8 motivate da diversi animi e scopi. Tutti nobilissimi.
Ester è il presidente. Il presidente mi ha iniziato al fantacalcio 4 anni fa e da allora non ci siamo più separate. Il presidente, si sa, è uno solo e sempre quello sarà. Qualcosa come “semper fidelis”.
Elis perché ha assistito a tante di quelle aste del suo ragazzo negli anni, nonostante le ore piccole e le condizioni disagiate, che ormai il Fantacalcio era entrato nelle sue vene per assorbimento. Letteralmente.
Carlotta voleva solo fare un favore alla sua amica Barbara, che sarei io, altrimenti non le avrei dato pace.
Laura è la nostra guru, quella davvero esperta. Di solito è la più seria, la più informata, la più affidabile. Per questo Talita cerca di copiare da lei durante l’asta… e per questo quest’anno sono state posizionate ai 2 poli opposti del tavolo!
Talita ha paura di dire no a Barbara. Per questo da 3 anni si lascia convincere, anzi obbligare, a partecipare. Il primo anno era parte di un trio. Ora ognuna fa da sé, tanto chi fa da sé fa comunque per tre: Antonella ha trovato nuove amiche mentre Marianna ha capito che essere una donna che gioca al fantacalcio “attira” tante nuove conoscenze maschili. Io sono la rompiscatole che costringe tutte a partecipare, ognuna, come vedete, coi suoi nobili scopi! Sono quella che lancia “makumbe” se qualcuna non si dà da fare; sono il braccio operativo del Presidente, in altri termini una specie di segretaria. Ogni anno preparo minuziosamente le tabelle da distribuire a ognuna da compilare con la propria rosa. Ogni anno preparo un menu da stuzzicare durante l’asta. Ogni anno metto su il tavolo e le postazioni di lavoro di tutte le partecipanti. Ogni anno puntualmente sono così presa dai preparativi che mi dimentico il senso: fare bene l’asta!
E infatti l’asta quest’anno - la terza per questo gruppo di giovani donne - ci ha visto tutte più mature. Decisamente.
Innanzitutto perché Talita ha fatto tutto da sola avendo posizionato Laura lontana da lei e avendo invece fatto accomodare accanto a lei Elis che, si sa, non gode di ottimo udito nonostante i suoi 30 anni appena. Sarà per questo che ha coinvolto la sua amica Maddalena nella sua squadra, che ha dovuto fungere da apparecchio acustico per l’intera asta in pratica! Ogni giocatore è stato ripetuto più e più volte a seguito dei suoi “EEEH?”, oppure “CHIIII?”, o ancora “E QUESTO E’ STATO CHIAMATO???” tutte espressioni che ricordano, evidentemente, la nonna che chiede se questo o quel numero è stato già chiamato durante la tombola natalizia. Temevamo infatti a un certo punto chiamasse l’ambo o il terno, o chiedesse se la quaterna fosse già stata fatta. Nonostante le apparenze, era sul pezzo e i suoi must è riuscita ad acquistarli, come negli scorsi anni, premunendosi di spendere non più di 3 crediti per i suoi 3 portieri. Elis ha scoperto Dzeko 3 anni fa quando nessuno ci avrebbe creduto, l’anno che tutti ricorderemo come il suo grande flop, e Dybala quando, l’anno scorso, nuovo nella Juve, Allegri decise di “farlo arretrare”, dato l’acquisto di Higuain proveniente dalla sua miglior stagione nel Napoli (quell’anno, ovviamente, Higuain era di Laura). Quest’anno il malcapitato è Icardi. Temiamo tutte, ora che è di Elis, non supererà i 10 gol in stagione infatti. Patatinaikos (che sembra una porno star, invece è il nome della squadra di Elis) anche quest’anno ci darà del filo da torcere. Vi suggerisco di seguire le sue sempre sorprendenti gesta, nonché il contest, aperto dai miei spiritosi colleghi, #diamounvoltoallapatatina, ideato non appena hanno visto il nome scelto per la sua squadra! Non badate ai doppi sensi, chiaramente. Il punto è che Elis è l’unica senza logo squadra: i miei colleghi si riferivano a questo. Ma non abbandoniamo la povera Talita, che quest’anno sola nel suo angolino, non potendo approfittare di alcun suggerimento o di nessuna compagna di banco da cui copiare, ha pensato bene di fare gli stessi acquisiti dello scorso anno, in cui si è classificata seconda. “Se ho vinto l’anno scorso, posso vincere anche quest’anno con la stessa squadra!” il suo mantra, e la cosa ci sembrerà sospetta o poco furba, ma Talita ha i suoi assi nella manica. Per esempio far mettere la formazione a suo fratello per tutto l’anno, così da non avere “ansie da fantacalcio” o peggio “ansie da Barbara” al di fuori delle 2 aste. L’Atletico Bomberita ci fregherà anche quest’anno?
Marianna, quest’anno al debutto da sola, fino all’ultimo è stata indecisa sul partecipare o no. Anche lei non avrebbe voluto dire di no a Barbara per ovvie ragioni dovute al suo regime di terrore, ma è sempre arrivata ultima negli scorsi anni e anche quest’anno teme andrà così. Per questo la sua squadra è stata titolata Last Mary. A convincerla, alla fine, è stata la possibilità di raccogliere preziosi consigli dalle sue numerose nuove e vecchie conoscenze maschili, tutte interessate a questa intraprendente donna che, volendo sperimentare ogni esperienza, non si fa mancare neppure il fantacalcio! Io dico di fare il tifo per lei.
Antonella, parte dell’ex trio MARTALAN (Marianna, Talita, Antonella), anche lei al debutto da sola, quest’anno ha dato filo da torcere aggiudicandosi parecchi big senza nemmeno troppo sforzo, inimicandosi perfino il presidente contro il basilare comandamento del “non contraddire mai il presidente” nella lotta per Bernardeschi. Salvo poi scoprire che Bernardeschi non sarà titolare! Però il suo forte attacco juventino Higuain-Mandzukic farà il resto senza dubbio. Delle 3 nell’ex trio, sembrava la più coscienziosa sebbene lo scorso anno abbia dimenticato di inserire la formazione quelle otto o nove volte. Ci auguriamo la memoria accompagni l’impresa della Improteam (che stiamo ancora aspettando ci spieghi che cosa voglia dire).
E siamo ora alla più anziana del gioco del fantacalcio, non anagraficamente, nostra Signora… ehm… Presidente Ester. La nostra storica Presidente sempre pronta a stendere la sua mano e placare gli animi, salvo quando fa lei casino per Bernardeschi contro Antonella o quando tira velocemente la chiamata dei giocatori contando sulla sordità di alcune - tipo Elis - e aggiudicandosi chi vuole lei. Al Presidente si perdona tutto! 

Ancora non abbiamo capito, però, chi in effetti si fosse aggiudicato Bernardeschi! La squadra Enzer, ex Juvenzer, ha come la Signora bianconera un’unica costante certezza: Buffon in porta. E’ disposta a qualsiasi cifra per Buffon e quest’anno non è stata da meno. Il resto della sua rosa poi però è per lo più napoletano. Grazie a questa squadra l’anno scorso si è aggiudicata il primo posto e, se non fosse per qualche rinuncia dovuta alla caparbietà di una o due coraggiose che hanno inteso ostracizzare il grande Presidente per toglierle i suoi quattro o cinque giocatori del Napoli, anche quest’anno è andata vicina al bis. Non ci è dato sapere quale punizione sarà impartita a chi ha osato sfidare il Presidente, ma di solito non c’è alcuna pietà. Soprattutto in classifica.

Le due più preparate, determinate, belle, bionde, nonché promesse spose fantallenatrici della nostra lega erano una al fianco dell’altra e, tra una battuta e uno sbuffo, si sono date del filo da torcere. Chiamato un giocatore da Laura (esempio: “Baselli”), Carlotta rispondeva “Bleah che schifo quello”… salvo poi aggiudicarselo. E idem il viceversa. Due rose messe su mattone dopo mattone, giocatore su giocatore, credito dopo credito, per vincere. Chiara infatti è stata la natura sfidante delle loro aste, culminate nell’accoppiata Belotti-Mertens della FC CIRI di Laura nell’accoppiata Gomez-Dybala della FC POLPETTA di Carlotta (non fatevi ingannare dal nome goliardico, è un vero osso duro). Tutte noi altre ci stiamo ancora chiedendo come abbiamo potuto permettere loro di prendere in coppia 2 bomber simili a testa. Mistero della fede fantacalcistica, forse per rispetto nei confronti del grande passo che a fine campionato, a prescindere dagli esiti, entrambe compiranno coi rispettivi promessi sposi. Ognuna ha i suoi guai!
Infine io, con la mia immancabile FC BARB 1985, artefice di qualsivoglia stratagemma per costringere tutte ogni anno a esserci, eterna terza classificata senz’arte né parte, ho dimostrato vero accanimento in tutto… tranne che nel formare la mia rosa. Definita “rosa operaia”, mi sono scontrata con la triste realtà di aver speso troppo prima e non aver potuto combattere per i grandi bomber durante la fase attaccanti. Per questo ho giustamente pensato di togliere di mezzo tutti i “piccoli” bomber delle squadre “minori” (Borriello mio, Falcinelli mio, Pavoletti mio, Zapata mio…). Errore da principiante, lo so, ma sono romanticamente innamorata dell’asta in sé, a prescindere dai risultati, come nell’accezione leopardiana del sabato del villaggio. In più sono convinta che prima o poi dimostrerò che tanti piccoli possono battere uno (o due) grandi! Mentre aspetto che ciò accada - probabilmente ho le stesse probabilità di vedere un asino che vola – penso a come sia strano che il fantacalcio sia un gioco attenzionato per lo più da uomini…
A me sembra così chiaro: l’asta del fantacalcio è femmina! 

Barbara - La mia Lega Fantagazzetta

http://leghe.fantacalcio.it/fanta-girls-2017

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