E' senza dubbio l'uomo del momento, dopo la tripletta rifilata al Milan. Per la Lazio ha ricominciato a segnare a raffica, come l'anno scorso e come quando indossava la maglia del Torino (addirittura capocannoniere nel 2014). Ma nel passato di Ciro Immobile non ci sono solo rose e fiori. L'esperienza al Genoa, infatti, almeno numericamente parlando non è stata affatto delle migliori. I dati sono sotto gli occhi di tutti: 33 presenze e appena 5 reti. Nel suo primo, vero campionato di Serie A da protagonista, dopo aver chiuso da autentico leader quello di cadetteria col Pescara di Zeman (promozione a suon di reti, ben 28 per lui). Tra il capoluogo ligure e lo sbarco nella Capitale, un'infinità di emozioni ed esperienze: Borussia Dortmund, Siviglia, la toccata e fuga Torino 2.0. Domenica sera riavrà ancora il gialloblù come avversario. "Don't stop me now" è la sua colonna sonora: i vari Gentiletti, Rossettini e Zukanovic sono avvisati.


Con Marco Borriello siamo probabilmente davanti al caso più spinoso e recente in termini di FantaEx. E' vero, il centravanti napoletano ha girato un po' tutta l'Italia in carriera, difficilmente si è legato a una squadra al punto da rifiutare il trasferimento a caccia di uno stimolo differente. I tifosi, però, non la pensano così. Specie quelli del Cagliari, che l'addio di Borriellone se lo sono legato al dito e che non aspettano altro che accoglierlo al ritorno, nella Sardegna Arena, per riservare al neo-attaccante della Spal la prevedibile razione di fischi e insulti. Proprio non è andato giù il suo addio, per modalità e tempistiche. Un malumore perfettamente riassunto dal coro cantato a Pavoletti nel giorno del suo sbarco in terra sarda. "Che ci frega di Borriello, noi c'abbiamo Pavogol". Boom, colpo di spugna sul recentissimo passato, seppur condito da ben 16 gol in 36 partite. Il clima, anche domenica pomeriggio, non sarà dei migliori.

Immobile esulta dopo il gol del provvisorio vantaggio
(Genoa-Napoli 2-4 - 11 novembre 2012)

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Borriello a contrasto con Jorginho
(Napoli-Cagliari 3-1 - 6 maggio 2017)

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In un futuristico (ma forzato) 3-2-2-3, che farebbe impallidire persino El Loco Bielsa, in porta troviamo Alex Cordaz, cresciuto - tra le altre - nelle giovanili dell'Inter ma mai lanciato in A dai nerazzurri.


In difesa abbiamo Lorenzo De Silvestri (quattro stagioni con la maglia della Sampdoria, proprio prima del passaggio in granata), Santiago Gentiletti (portato in Italia dalla Lazio nell'agosto del 2014) e Sebastien De Maio (meteora viola nella passata stagione).

In mediana due adattati del calibro di Davide Faraoni (14 apparizioni e 1 centro con l'Inter) e Pol Lirola (sfornato dalla Primavera juventina e nell'orbita bianconera per il prossimo futuro).

Sulla trequarti ci sono Goran Pandev (ex dal dente sempre avvelenatissimo, nonostante le 64 marcature biancocelesti) e Daniele Verde (prodotto del vivaio giallorosso).

Tridente tutto napoletano completato da Fabio Quagliarella (109 presenze complessive condite da 32 gol all'ombra della Mole).

Top 11 Fanta-Ex - 4a giornata

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C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.

Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".

Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.