Con Cyril Thereau siamo invece di fronte al caso di ex più 'fresco' di qualunque altro. In Italia aveva avuto soltanto due squadre, il Chievo e l'Udinese. Con i friulani un totale di 114 partite e 41 reti in tutte le competizioni, un bottino di tutto rispetto che aveva incrementato anche nella Serie A in corso. Qualcosa, però, si è rotto. Delneri ha poi specificato che il suo addio era dovuto a un'indisciplina tattica potenzialmente pericolosa per la squadra e per i suoi compagni. Una valutazione che merita rispetto, ma l'altra faccia della medaglia racconta che i bianconeri hanno perso un autentico leader tecnico e carismatico in mezzo al campo, già autore di due centri nelle prime due giornate (chiuse comunque con due sconfitte contro Chievo e Spal). Si è fatta avanti la Fiorentina, "un segno del destino" secondo il francese che già qualche anno fa ebbe la possibilità di vestire la maglia viola ma, per un motivo o per un altro, non la sfruttò. E siccome certi treni difficilmente passano tre volte nella vita, l'ha preso al volo. Certo, farà un certo effetto affrontare quelli che fino a poco più di un mese fa erano i suoi compagni. Ma la pagina è stata girata: per l'ultimo, appassionante capitolo in carriera Thereau ha in mente progetti ambiziosi...
Difesa a quattro composta da Stephan Lichtsteiner (tre anni alla Lazio, 1 Coppa Italia e 1 Supercoppa alzate al cielo), Francesco Acerbi (24 presenze e 1 gol col Chievo), Leonardo Bonucci (cresciuto nelle giovanili dell'Inter, debutto in A coi nerazzurri nel maggio del 2006) e Luca Rossettini (102 partite giocate col Cagliari).
Centrocampo a due formato da Valon Behrami (un anno e mezzo a Firenze, prima di trasferirsi al Napoli) e Federico Viviani (a Bologna nella scorsa stagione, per lui anche due reti).
Quartetto offensivo completato da Marco D'Alessandro (a Verona nella B 2011/2012) e Ciro Immobile (prodotto del vivaio della Juventus, solo tre apparizioni con la Vecchia Signora).
C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.
Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".
Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.