L'obiettivo, all'epoca, era quello di valorizzare il più possibile un talento ancora inespresso. O presunto tale. Perché Valter Birsa era sbarcato in Italia, grazie al Genoa, con l'etichetta di più fulgido talento del calcio sloveno. Ma né in rossoblù né a Torino ha confermato quanto di buono si diceva sul suo conto. E dal 2013 ci ha provato anche il Milan. Qualche buona partita, un paio di gol da incorniciare col suo delizioso e inconfondibile sinistro e poco altro. Davvero un'inezia rispetto alle attese, profondamente tradite nel giro di qualche mese. L'aria di Verona, evidentemente, deve aver fatto un certo effetto. Da quando veste la maglia del Chievo, Birsa sembra rinato. Fa la differenza quasi sempre, negli ultimi due campionati ha collezionato la bellezza di 13 gol ed è al momento un perno imprescindibile per lo scacchiere tattico di Maran. Mercoledì sera avrà i rossoneri nel mirino. Dente avvelenato tipico da ex? Potete dirlo forte.
Difesa a quattro composta da Lorenzo De Silvestri (a Firenze dal 2009 al 2012, dopo il triennio alla Lazio), Milan Skriniar (freschissimo ex, ha lasciato la Sampdoria lo scorso 7 luglio in cambio di 18 milioni di euro più il cartellino di Caprari), Matias Silvestre (meteora nerazzurra nella stagione 2012/2013) ed Emiliano Moretti (esordio in A nel 2000 proprio in maglia viola).
Centrocampo a due formato da Marco Benassi (colonna-goleador del Torino nelle scorse tre annate in Serie A) e Ricardo Alvarez (interista dal 2011 al 2014).
Trio di trequartisti completato da Martins Citadin Eder (ben 49 reti in carriera con i blucerchiati) e Adem Ljajic (portato in Italia dalla Fiorentina nel 2010, 88 presenze e 16 marcature complessive).
C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.
Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".
Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.