Giunti a metà del calciomercato estivo è opportuno aggiornare le stime del bilancio Juventus 2017/18 per vedere quanto le operazioni in entrata e in uscita fin qui effettuate hanno inciso sui conti economici dei bianconeri.

Per consultare i vari riferimenti all’articolo precedente potete cliccare QUI.

Per chi volesse approfondire ulteriormente la metodologie di costruzione delle varie stime, tutti gli altri articoli (in ordine cronologico decrescente, dal più recente al più antico) relativi alle stime del bilancio Juve possono essere consultati QUI.

Rispetto all'aggiornamento del 27 giugno non ci sono variazioni per quanto riguarda le stime sul bilancio 2016/17, concentriamoci quindi sui cambiamenti nelle voci relative al bilancio 2017/18.

STIMA SUL BILANCIO 2017/18

Ricordo che questa stima è costruita nell’ipotesi peggiore di andamento molto negativo in Champions League con 6 sconfitte in 6 partite nella fase a gironi con contemporanea finale Roma-Napoli, che impatterebbe negativamente sul market pool, e vittoria dello scudetto con il conseguente peggioramento dei conti a causa dei premi da elargire ai giocatori

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Sei le voci che hanno subito variazioni nel corso della campagna acquisti fino a questo momento, vediamole nel dettaglio.

Ricavi pubblicità: variazione (+6,5 milioni) per la chiusura di nuovi accordi di sponsorizzazione con Allianz (+1.5 milioni) e per il retromaglia con Cygames (+5 milioni). Quest'ultimo valore è una stima calcolata sul valore che uno sponsor in questa posizione ha per altre squadre di Serie A. C'è chi ha azzardato ipotizzare introiti attorno o superiori ai 10 milioni ma nessuna comunicazione ufficiale in merito è arrivata dalla società e per il momento preferisco mantenere una stima più prudenziale, comunque più elevata rispetto a tutte le altre squadre di Serie A. Probabilmente scopriremo la verità solo dopo la pubblicazione del bilancio semestrale di febbraio.

Proventi gestione calciatori: variazione (+63,6 milioni) dovuta alle plusvalenze realizzate con le cessioni di Bonucci (+39,5 milioni), Romagna (+7,6 milioni), Cassata (+6,6 milioni), Neto (+5 milioni), Donis (+3 milioni), Ganz (+1.3 milioni) e Pasquato (+0,6 milioni).

Personale Tesserato: la stima relativa al monte stipendi è peggiorata (-12,2 milioni) in seguito agli ingaggi (o ai rinnovi) di Douglas Costa (-13 milioni), Szczesny (-7,4 milioni), Bernardeschi (-5,6 milioni), De Sciglio (-3,7 milioni), Kean (rinnovo a -1,1 milioni), Pinsoglio (-0,3 milioni) e Del Fabro (-0,1 milioni al netto del successivo prestito), solo parzialmente compensati dalle uscite di Bonucci (+9,3 milioni), Neto (+3,7 milioni), Schick (risparmio di 3,7 milioni dall'annullamento dell'operazione), Orsolini (+0,9 milioni), Audero (+0,5 milioni), Thiam (+0,5 in procinto di essere ceduto e comunque non più inseribile nella lista dei 17 non provenienti da vivaio italiano o di club dopo i recenti acquisti), Ganz (+0,3 milioni) e Romagna (+0,1 milioni). 

Oneri Calciatori: aumento dei costi (-6 milioni) a causa dell'ingaggio in prestito per 6 milioni di Douglas Costa che viene inserito in questa voce. 

Ammortamenti calciatori: peggioramento (-6,3 milioni) dovuto al peso annuale degli acquisti di Bernardeschi (-8 milioni), Szczesny (-3,1 milioni), De Sciglio (-2,4 milioni) e Del Fabro (-0,9 milioni) parzialmente compensati dai risparmi relativi alle uscite di Schick (+6,1 milioni), Bonucci (+0,6 milioni), Neto (+0,5 milioni), Pasquato (+0,4 milioni), Cassata (+0,2 milioni), Ganz (+0,2 milioni) e Donis (+0,1 milioni). 

Imposte Correnti: miglioramento (+0,2 milioni) in controtendenza col miglioramento del passivo. 

Queste variazioni hanno portato a un miglioramento complessivo di 45,8 milioni sulla stima di bilancio 2017/18, che passa da -99,8 milioni a -54 milioni. In virtù di ciò il Patrimonio Netto (che per i vincoli del Fair Play non deve essere negativo) è salito da 5,5 a 51,4 milioni. Le richieste dell'Uefa erano tutte rispettate un mese fa e quindi non stupisce che siano rispettate anche dopo questi risultati economici, anche se ce n'è una che in realtà provvisoriamente non lo è. Si tratta del parametro relativo al Costo del Personale che deve essere inferiore al 70% dei ricavi escluse plusvalenze mentre al momento si attesta sul 73,5%. Il dato non deve comunque preoccupare per due motivi: il primo è che questo vincolo non è obbligatorio ma è inserito dall'Uefa come indicatore della salute economica della società, quindi non comporta sanzioni in caso di mancato rispetto; il secondo è che nel corso della stagione aumenteranno verosimilmente i ricavi relativi alla Champions League andando progressivamente ad abbassare questa percentuale. 

Passando all'analisi della squadra, al momento consideriamo una rosa di 28 giocatori (in grassetto i giocatori appartenenti per la FIGC al Vivaio Club, con Rugani che lo è solo per la FIGC e non per l'Uefa, in corsivo gli Under 21 tesserabili senza limitazioni). 

Portieri: Buffon, Szczesny, Pinsoglio

Difensori: Lichtsteiner, De Sciglio, Barzagli, Rugani, Benatia, Chiellini, Alex Sandro, Asamoah

Centrocampisti: Khedira, Marchisio, Pjanic, Sturaro, Rincon, Lemina, Mandragora, Marrone, Bentancur

Attaccanti: Higuain, Dybala, Mandzukic, Cuadrado, Pjaca, Douglas Costa, Bernardeschi, Kean

E' evidente che nell'ultimo mese la rosa vada sfoltita a centrocampo, dove attualmente ci sono ben nove giocatori per due posti da titolare e dove dovrebbe inserirsi un nuovo acquisto da qui a fine mercato. Date per scontate le conferme di Khedira, Marchisio, Pjanic e Bentancur, tutti gli altri potrebbero partire se arrivassero offerte ritenute all'altezza dalla società. Nella tournée americana Mandragora è stato provato come quinto difensore centrale senza ottenere risultati particolarmente brillanti, la sua posizione verrà probabilmente valutata nell'ultima settimana di mercato. Per il nome del nuovo acquisto è definitivamente sfumato Matic (che voleva fortemente il Manchester United ed è stato accontentato) e la strada sembra al momento bloccata anche per Emre Can e Goretzka, al momento incedibili per i club di appartenenza. Parrebbe una corsa a due fra Matuidi (probabilmente più adatto a giocare a tre, ma che nella Francia gioca nei due di centrocampo al fianco di Pogba) e N'Zonzi (dotato di buone referenze ma che non ha al suo attivo nemmeno una presenza nella nazionale transalpina). Il bilancio della Juventus permette senza dubbio altri acquisti di livello da qui alla fine del mercato, ma la società non devia dalla linea intrapresa già da tempo che prevede una particolare attenzione a non strapagare giocatori non più giovanissimi a meno che non si ritengano top player di primissimo livello (come nel caso di Higuain). Quindi l'impressione è che per ora si stia cercando di chiudere una delle due operazioni a un prezzo che valga l'acquisto.

Risolta la questione portieri, con Szczesny ingaggiato al posto di Neto come secondo portiere e Pinsoglio che sostituisce Audero come terzo portiere sfruttando il suo passato nelle giovanili bianconere.

In difesa ci sono tre punti interrogativi. Non si può escludere al momento che la rosa rimanga così, ma in tutti e tre i ruoli la situazione non è totalmente definita. A destra la Juventus sta cercando qualcuno che possa giocare titolare (Cancelo?) valutando nel caso l'eventuale cessione di Lichtsteiner (probabilmente al Nizza). In mezzo i pareri sono divisi sulla necessità o meno di sostituire numericamente Bonucci. Quattro difensori per due posti sarebbero un numero ideale, ma le condizioni fisiche non perfette di tre componenti su quattro lascia aperto il campo ad alcune riflessioni che porteranno probabilmente a una scelta definitiva solo sul finire del mercato una volta risolte altre priorità. A sinistra teoricamente sembrerebbero confermati Alex Sandro e Asamoah ma con cadenza settimanale tornano a farsi sentire le voci che vogliono la Juventus in pressing sull'Atalanta per riportare a Torino Spinazzola con un anno d'anticipo. A quel punto uno dei due attualmente in rosa partirebbe, quale difficile a dirsi anche se i bianconeri non hanno la necessità economica di vendere e quindi difficilmente si priveranno del brasiliano se non messi alle strette dal giocatore. Più probabile che si valuti l'uscita di Asamoah per cedere un extracomunitario oppure per liberare un posto in lista per un eventuale nuovo acquisto visto che Spinazzola potrebbe essere tesserato come proveniente dal vivaio del club. 

In attacco sono stati fatti gli investimenti più importanti, segno che il primo obiettivo societario è stato quello di colmare la grave lacuna numerica che non ha permesso rotazioni dal momento del cambio di modulo incidendo non poco sulla condizione fisica di diversi uomini chiave nel finale di stagione. Sotto questo punto di vista, nonostante la perdita di Schick, il reparto è ora al completo, con una formazione titolare inizialmente formata da Douglas Costa, Dybala, Mandzukic e Higuain e una "squadra riserve" di alto livello composta da Cuadrado, Bernardeschi, Pjaca e Kean, che nelle amichevoli americane ha dimostrato di non aver paura di confrontarsi ad alti livelli e di poter far parte tranquillamente della rosa della Juve. Inoltre la duttilità tattica di molti uomini offensivi permette numerose variazioni a questa tattica di base. Se proprio vogliamo trovare un punto debole, questo è proprio Kean più per la mancanza d'esperienza che per le sue capacità. Probabilmente i bianconeri vorrebbero concedergli una stagione da titolare in altra squadra di Serie A e a questo proposito non stupisce l'interesse per Keita, che nell'ultima stagione si è destreggiato benissimo anche nel ruolo di punta centrale e sarebbe un vice-Higuain di lusso oltreché un'ottima rotazione anche sugli esterni. L'eventuale arrivo del laziale potrebbe mettere in dubbio non solo la permanenza di Kean ma anche quella di Cuadrado, visto che sette giocatori per quattro posti sarebbero comunque un numero sufficiente, che Allegri non ha escluso il ritorno al 4-3-3 in particolari occasioni (il tridente Bernardeschi, Keita, Pjaca non sarebbe male come riserva...), che il colombiano se ceduto all'estero libererebbe un posto da extracomunitario e che infine la sua cessione porterebbe ulteriori soldi freschi da reinvestire alla ricerca dei colpi per completare la rosa negli altri reparti.

Conclusione su Dybala: la mia opinione personale è che questa estate non si muoverà da Torino, mentre la sua scelta di non avvicinarsi nemmeno alla "numero 10" mi lascia parecchio dubbioso sulle sue intenzioni future. Se è vero che il Barcellona sarà ricchissimo dopo la probabile cessione di Neymar e potrebbe senza problemi recapitare un'offerta a tre cifre per la "Joya", io credo che in Catalogna dovrebbero riflettere bene se spendere o meno tutti quei soldi per Dybala perché alla Juve è andato in difficoltà nelle rare occasioni in cui è stato provato esterno nel 4-3-3 e quindi non pare una riserva all'altezza per il ruolo di Neymar negli schemi del Barcellona. D'altra parte proprio la sua scarsa attitudine da attaccante esterno è uno dei motivi che ha convinto Allegri, una volta abbandonato il 3-5-2, a non proseguire nell'esperimento 4-3-3 e a virare sul 4-2-3-1 più adatto alle sue caratteristiche. Dovesse partire, è evidente che il bilancio 2017/18 della Juventus sarebbe destinato a chiudere con un altro elevatissimo attivo anche al netto dei nuovi acquisti. Nel caso è possibile che la Juve non cerchi un suo sostituto (che nel 4-2-3-1 potrebbe essere Bernardeschi), ma che provi il grandissimo colpo a centrocampo per passare al 4-3-3 presentando un'offerta simile a quella fatta per Higuain dopo la cessione di Pogba per uno dei grandi centrocampisti delle big d'Europa anche se sarebbe comunque un'impresa molto difficile sia convincere le società a vendere sia i giocatori a venire in Italia lasciando le proprie squadre. 

L'appuntamento con un nuovo articolo relativo al bilancio della Juventus è attorno al 22 settembre, giorno della presentazione del bilancio annuale per la stagione 2016/17.