L'ultimo nome accostato in casa Inter non è uno di quei top player da copertina invocati dalla massa, ma è bensì quello di Matias Vecino, centrocampista in forza alla Fiorentina che si potrebbe liberare grazie ad una clausola rescissoria per andare a irrobustire il reparto nevralgico della squadra allenata da Luciano Spalletti (clicca qui). Prima di iniziare qualsivoglia discussione tecnico-tattica sull’uruguaiano una premessa è doverosa: non sarà Nainggolan come appeal, non sarà Iniesta, non sarà un appartenente alla prima fascia dei centrocampisti mondiali, ma il ragazzo nato a Canelones è uno di quei giocatori il cui talento e la cui intelligenza non si possono mettere in discussione: fra il non essere Vidal e l'essere bidone, una differenza pur sempre c'è.

Chiarito questo concetto - di cui molti sembrano dimenticarsi durante il calciomercato - si proverà a spiegare perché Vecino potrebbe essere un buon acquisto per l’Inter e perché potrebbe aiutare Spalletti nell’opera di ricostruzione di questa squadra. Il centrocampo nerazzurro prima dell’acquisto di Borja Valero era un centrocampo monodimensionale: calciatori con buone doti atletiche e fisiche, ma poca intelligenza tattica, pochissima capacità di impostazione e scarsissima lettura delle situazioni offensive. L'acquisto dello spagnolo, promesso (e mancato) sindaco di Firenze, è andato a colmare quella lacuna a livello di impostazione, ma adesso serve chi abbini alla tecnica anche il fisico e l’intelligenza e Vecino rientra in questo identikit.

Iniziamo dai numeri dell’ex Empoli in questa stagione: 29 partite disputate, una media voto di 6.02 e una fanta-media di 6.34 con 3 gol e 4 assist, il tutto in una stagione che per la Fiorentina non è stata all’altezza delle aspettative. Numeri comunque positivi che non sono che la punta dell’iceberg del rendimento di questo giocatore, dai quali non si deducono le capacità effettive sul terreno di gioco, capacità che lo hanno portato a più riprese a finire nel mirino del Napoli di Sarri (che già lo ha avuto a Empoli) e della Roma, proprio la Roma di Luciano Spalletti. Vecino è quella tipologia di giocatore che non risolve le gare da solo, ma quello che fa girare al meglio il centrocampo facendo rendere meglio anche gli altri.

Per Vecino anche 13 presenze con la nazionale dell'Uruguay dal 2016 ad oggi (Getty Images)

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Entrando nelle specifiche del giocatore, Vecino è in grado sia di impostare la manovra, alleggerendo le responsabilità dal playmaker principale, sia di inserirsi negli spazi lasciati vuoti dagli attaccanti e questa è una dota importantissima per chi ha intenzione di sperimentare il 433: un centrocampista più votato alla fase difensiva - come può essere Gagliardini -, uno in grado di impostare - Borja Valero arriva per quello - e uno che riesca a dar manforte in attacco grazie ai suoi ottimi tempi di inserimento senza tralasciare le altre fasi di gioco. 

Vecino in questa occasione tocca il pallone due volte, poi corre sempre nello spazio (Youtube)

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I tifosi nerazzurri che disprezzano il potenziale acquisto del giocatore uruguaiano dovrebbero andare a riguardarsi la sfida del Franchi finita 5-4 in cui Vecino fece ammattire i nerazzurri e non solo per la doppietta: il gol che apre le marcature è il miglior riassunto delle sue capacità, nessuno segue - per pigrizia - il suo taglio e da solo indisturbato riesce a trafiggere Handanovic, cosa che nessuno dei centrocampisti nerazzurri quest’anno è mai stato in grado di fare per limiti tecnici; ancora più emblematica l’azione del gol di Babacar in cui il ragazzo cresciuto nel Nacional conduce perfettamente il contropiede palla al piede per poi servire nel modo e nel momento giusto il senegalese. 

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Le reazioni che accompagnano la querelle di mercato relativa a Vecino non sono dovute al suo valore reale, ma alla frenesia dei tifosi nerazzurri che non vedono l’ora di chiudere qualche colpo e rispondere alle avversarie: se Matias fosse andato al Napoli da Sarri in questo momento sentireste gli stessi tifosi che lo denigrano aizzare le folle contro chi questo giocatore se lo è fatto scappare. Vecino è il classico giocatore low profile: uno di cui non puoi fare a meno nel momento in cui scopri tutto il suo potenziale. E in casa Inter hanno ben chiaro che per costruire una squadra competitiva bisogna dare delle fondamenta stabili e sia Borja Valero che - eventualmente - Vecino andrebbero in questa direzione.