Con la squadra pronta per la tournée in Cina e gli uomini di mercato pronti a chiudere per Vecino e Schick, l'Inter si ritrova al centro di un caso che darà sicuramente di che parlare nelle prossime settimane: stando a quanto riportato in giornata dalla televisione cinese CCTV, infatti, ci sarebbero forti dubbi sulle procedure di acquisizione della società nerazzurra poste in essere da Suning con chiusura al giugno 2016. Le accuse provengono principalmente dalla ricostruzione realizzata da Yin Zhongli, ricercatore dell'Accademia cinese di Scienze Sociali: "Alcune compagnie hanno già molti debiti sul fronte interno, ma investono fortemente all'estero grazie a prestiti bancari all’estero. Penso che molte offerte d'acquisizione all'estero abbiano un basso rischio di creare movimenti di cassa e non posso escludere la possibilità di riciclaggio di denaro".

Secca la replica del vicepresidente di Suning, Sun Weimin: "Suning sostiene fermamente la politica nazionale sugli investimenti all'estero. La strategia di Suning si è sempre basata sullo sviluppo del mercato interno, con la volontà di espandere i mercati esteri e di soddisfare le esigenze di sviluppo del mercato domestico. Investendo sull'Inter si possono studiare le esperienze straniere nel settore calcistico, migliorando il livello di quello cinese introducendo tecniche avanzate di gestione e formazione. Basandosi sull'Inter, Suning mira a migliorare l'influenza del proprio marchio a livello internazionale, spinto da una forte rete commerciale di espansione all'estero".