La sessione di calciomercato estivo inizierà ufficialmente solo il 1° luglio, eppure alzi la mano chi non abbia sentito frettolosamente apostrofare (o non abbia egli stesso considerato) l'Inter come immobile e/o sconclusionata sul mercato. L'insofferenza dei tifosi, per quanto a tratti stucchevole, è tutt'altro che incomprensibile. I sostenitori della Beneamata vorrebbero spaccare il mondo, affamati di acquisti che facciano tremare la terra, dopo anni di sessioni di mercato costellate da fin troppi flop, vuoi per giocatori che, a prescindere, si sapeva non fossero adatti ad un club come l'Inter o per altri atleti che hanno tradito le aspettative. Tuttavia, ora come ora, l'unico imperativo è aspettare. E poco importa se l'attesa laceri i tifosi più impazienti: fino a quando il bilancio non sarà sistemato con i pluricitati 30 milioni da ricavare dalle cessioni entro il termine di giugno, i nerazzurri non potranno annunciare alcunché.

Dopo la fatidica data, allora sì che la campagna acquisti potrà decollare. Ciononostante, sebbene la questione sia ben chiara, una buona fetta di supporters non riesce proprio a darsi pace, anche considerando alcuni dei nomi che circolano, soprattutto per quanto concerne la difesa, reparto dove saranno necessari numerosi investimenti. I profili finora trattati, Skriniar e Toloi, scontentano non di poco gli interisti, che si aspetterebbero giocatori di ben altra caratura. Malumori che aumentano, inevitabilmente, constatando che Manolas sia in procinto di andare in Russia per circa 30 milioni, o che Acerbi sia anch'egli vicino a lasciare la Serie A, con il Galatasaray che non molla il difensore. Specie quest'ultimo, potrebbe essere un magnifico rinforzo per mister Spalletti, con l'Inter che, volendo, avrebbe solo da guadagnarci nello strapparlo alla concorrenza turca.

Andiamo con ordine. L'Acerbi spaesato ed insicuro visto nella manciata di apparizioni al Milan nei primi sei mesi della stagione 2012/2013 è un pallido ricordo.

Acerbi meteora rossonera, stagione 2012/2013 (Getty Images)

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Il difensore - che prima del forse frettoloso passaggio in rossonero disputò una buona stagione di esordio in Serie A con il Chievo (dove tornò durante il mercato di riparazione nel gennaio 2013) dopo anni di gavetta tra Serie B e Lega Pro - ha avuto una crescita esponenziale nelle ultime quattro stagioni disputate con la maglia del Sassuolo.

Roccioso e solido in fase difensiva, rapace in area avversaria sulle palle inattive, il buon Francesco è diventato una pedina fondamentale non solo per i neroverdi, ma anche per i fantallenatori: 11 reti in campionato nelle ultime 3 stagioni in terra Emiliana, senza contare l'entrata nella FANTATOP 11 del 2015/2016 con una fantamedia di 6,64 e le altrettanto ottime prestazioni della stagione appena conclusa, che lo hanno proiettato nuovamente tra i migliori difensori per fantamedia (6,45) del torneo, sebbene non sia riuscito a riconfermarsi nella FANTATOP. Non solo, la sua tenuta atletica è assolutamente invidiabile: è infatti stato l'unico giocatore di movimento a non saltare neanche un minuto dell'ultimo campionato.

Acerbi baluardo difensivo del Sassuolo, ormai maturo per una big (Getty Images)

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Statistiche fantacalcistiche e non a parte, il giocatore è ormai maturato a sufficienza e sembra assolutamente pronto per l'agognato salto di qualità, che potrebbe avvenire proprio in maglia nerazzurra. L'operazione Acerbi - al netto di altri, necessari, rinforzi per il pacchetto arretrato - sarebbe l'ideale non solo per il valore assoluto del difensore, ma anche per i costi relativamente contenuti: difficile trovare un centrale di tali qualità ed affidabilità con una valutazione inferiore ai 15 milioni richiesti dal Sassuolo per lasciarlo partire, considerando le cifre folli che girano nel calciomercato negli ultimi anni (basti pensare la Sampdoria che chiede 30 milioni per il giovane Skriniar, giocatore che ha ancora tutto da dimostrare).

Più di un tentativo da parte di Sabatini ed Ausilio sarebbe a dir poco doveroso, considerando anche l'apprezzamento di mister Spalletti, che non avrebbe disdegnato di allenare Acerbi già durante il suo secondo ciclo alla Roma. E poi, diciamocelo, quanto sarebbe gratificante per i tifosi se Acerbi si esprimesse al meglio in maglia nerazzurra dopo il fallimento in rossonero? Inter, Acerbi è ormai pronto e potrebbe essere il profilo ideale, il primo tassello per rafforzare la difesa: non lasciartelo scappare così a cuor leggero.