Ciao amici di Fantagazzetta, vi scrivo per raccontarvi di un grande presidente. Un presidente che tutti, ma proprio tutti, dovrebbero avere nella loro lega: Zampapilo. Ma, prima, mi permetto uno sguardo d'insieme sulla nostra Lega. Si chiama Fantaesordienti (nome che indica quello che era il nostro status ormai 5 anni fa).

È composta, in primis, da un presidente di Lega. Uno che non ha una squadra, ma che dirige la competizione, si occupa dei pagelloni e dei pronostici. Ecco, i pronostici sono una piaga. Sono una sentenza: lui puntualmente ti elegge come suo favorito alla vittoria. E tu sei sereno,quasi felice di questa incoronazione. Poi all'improvviso ti si ferma la macchina: fuso il motore, oltre ad aver bucato tutte e quattro le ruote insieme. Ma tu devi tornare a casa. Allora prendi una bicicletta dal ciglio della strada e pedali. Arrivi a casa. Scopri che è la bici di Legrottaglie. Ti beccano. Ti mettono in galera. Non hai cellulare e non puoi mettere la formazione. Arrivi ultimo.

"Eh ma sulla carta eri messo bene..."

E poi ci sono i partecipanti, quelli classici, quelli che hanno tutti:

1- Quello bravo e preparato ma sfigato (io, ovviamente)

2- Quella fortunata che puntualmente smentisce tutti (il femminile non è un caso!)

3- L'hater/complottista/catto-fascio-grillino, tutto in uno

4- Quello che ti arriva sempre sopra di pochi punti, ogni santissimo anno. Tu lo dai per spacciato e lui ti frega sempre

5-Quello simpatico che augura la morte a tutti, ma con simpatia

6- Quello che arriva sempre ultimo e vi dice: "ragà è solo un gioco, siete fissati", ma quando vince la giornata va in strada a suonare il clacson

7- Quello che non parla mai ma ascolta tutto

8- Quello che "Dio mio quanto subisco...che sfiga...mai 'na gioia"

9- Quello che lo fa a tempo perso, che all'asta punta tutto su Nicastro e Cassano e poi si dimentica di mettere la formazione. Però ha preso Falcinelli (quello è buono cit.)

10- Poi lui: Zampapilo.

Ma chi è Zampapilo? È un presidente straordinario nella sua normalità. Della sua lunga carriera vi voglio raccontare solo quest'ultimo anno: un anno emblematico. Il tutto si apre come sempre: il buon Zampa ci comunica che non avrebbe partecipato alla nuova stagione. Niente di nuovo, praticamente una prassi.

Ma questa volta la scelta poteva essere giustificata: Zampa era reduce da un doblete mai in discussione, trascinato da un Higuain all'ultima stagione napoletana. A fine anno la comunicazione: "Ragazzi, devo partire. Starò alcuni mesi alle Isole Samoa. Abbandono il fantacalcio, ma abbandono da vincitore, alla faccia di chi mi ha sempre voluto male". Poi, d'improvviso, quando ormai ci siamo arresi alla sua assenza, ecco che dall'altra parte del mondo arriva un video: sullo sfondo il mare azzurro, in primo piano le palme. Poi un ragazzo sorridente: Zampa. In costume da bagno dondola felice su un'altalena, la testa reclinata all'indietro. In sottofondo una ragazza che ride divertita. "Dalle Isole Samoa lancio la sfida! La Sampdario è tornata!".

Si, la Sampdario è tornata.

Arriva la data dell'asta. Siamo tutti insieme. In Sardegna è una giornata caldissima, il sole illumina i nostri sorrisi preoccupati mentre ci sediamo attorno al tavolo. Alle Isole Samoa è notte. Sono le due del mattino. Zampa è in uno stanzino, una piccola lampada illumina la notte. Ma lui c'è. In diretta Skype, ma c'è. L'asta non finisce più, dall'altra parte del mondo sono quasi le 7 del mattino. Zampa è disperato. Ha sonno, ha caldo, quella ragazza in sottofondo continua a ridere e lui si innervosisce. Un disastro totale: in difesa schiera 4 noci di cocco, a centrocampo 5 ballerine samoane. Ma in attacco ha lui: il Gallo Belotti. Poi, nelle prime giornate,il Gallo si infortuna.

E allora io mi butto: disinteressandomi del fuso orario lo tempesto di messaggi, di note audio,di immagini varie. Lui non è convinto. Gli prospetto scenari improbabili, mi ergo a grande intenditore del gioco di Gasperini e mi dico sicuro della salvezza dell'Empoli di Martusciello. Lui non mi crede, ma vacilla. In preda ai dubbi contatta il presidente di Lega per un consiglio, ma a questi lo scambio sembra tanto strano da pensare sia uno scherzo. E allora -per mia fortuna- il presidente di Lega ride, scuote la testa per la trovata e dice divertito: "Fallo Zampa! Lo stai rapinando!". E Zampa lo fa. Ma non era uno scherzo.

Finalmente ufficializziamo lo scambio: Iago Falque-Maccarone-Paloschi (miei) per Politano-Belotti-Maxi Lopez (suoi).

Da quel momento ogni gol del Gallo sarà per lui un vero tormento fisico. E qui comincia la sua discesa: viene deriso, insultato, sbeffeggiato. Al ritorno in Sardegna viene accolto in aeroporto dal lancio di noccioline e carta igienica. Si iscrive ad un master online di voodoo. È solo contro tutti. Poi a dicembre l'annuncio: questo è il suo ultimo anno. Non può proseguire con questo gruppo. Intanto il disastro prosegue: lui è sempre più ultimo, ogni giornata in 9, non vince più neanche a carte con zia Angelina. Nel frattempo la sua acerrima nemica si avvia ad una vittoria schiacciante (sì, c'è una ragazza nella nostra lega; sì, ha vinto lei. E arriviamo ai giorni più recenti.

Zampa è deluso e sconfitto. E io nei suoi occhi vedo l'anima del fantacalcista. L'anima di colui che muore lentamente ogni domenica da metà agosto sino alla 39sima giornata, quando esala l'ultimo respiro. L'anima di colui che a luglio riprende a vivere. L'anima di colui che ad agosto sta bene e sceglie, consapevolmente, un nuovo anno di sofferenza.

E allora eccolo di nuovo: Zampa è il più attivo sul gruppo whatsapp. La sua Radio Zampa è accesa fino alle 2 del mattino per informarci degli ultimi tweet di Raiola, per parlare del cartellino di Skriniar e delle richieste di Alex Sandro.Eppure lui resta lì, tra i suoi "clima ostile", "quest'anno non lo faccio" e "ragà l'ha detto pure Pedullà". Zampa c'è ancora. Perché lui ama il fantacalcio. E il fantacalcio è di chi lo ama. Ed ecco, amici di Fantagazzetta, perché tutti dovrebbero avere un Zampa nella loro lega.

Diego - La mia Lega Fantagazzetta

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