Trecentoquaranta partite giocate in carriera con squadre di club, tra Serie A, B e (in chiusura) Lega Pro. Tre Supercoppe italiane, una Coppa delle Coppe, un Torneo di Viareggio e un Europeo Under 21 nella propria bacheca. Roberto Baronio ha appeso gli scarpini al chiodo nell'estate del 2011. E da allora, come molti dei suoi colleghi, ha cominciato a perseguire l'obiettivo più naturale di questo mondo: diventare un allenatore di successo. Il cammino è stato intrapreso: per i primi risultati non bisognerà attendere ancora molto.

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#1 - La tua vita adesso: cosa fai, dove vivi, come si sviluppa la tua giornata?

"In questo momento sono in vacanza, dopo aver chiuso il mio rapporto con la Federazione sto aspettando una chiamata per poter iniziare ad allenare un club, che sia con i "grandi" o con la Primavera".

#2 - I social network: li usi? Se sì, quali? Che rapporto hai oggi con i tifosi, tanto nella vita reale quanto a distanza, mediante la rete?

"Uso Instagram, ma non ci passo molto tempo. Ho anche gli account Facebook e Twitter, ma non li utilizzo praticamente mai".

#3 - Una squadra, un compagno, un allenatore e un Presidente che ti è rimasto nel cuore

"Sono legato un po' a tutte le squadre in cui ho giocato, ma mi sento di citare in particolare Lazio e Brescia. Come compagno, Andrea Pirlo per il rapporto di amicizia che ci lega anche fuori dal campo, siamo cresciuti assieme da quando non avevamo nemmeno dieci anni. Tra i tecnici scelgo Franco Colomba e Serse Cosmi per l'affetto che nutro nei loro confronti, ma anche Roberto Mancini che è stato prima compagno di squadra e poi mio allenatore. Un presidente? Gino Corioni, che mi ha fatto entrare nel mondo professionistico a Brescia, e Sergio Cragnotti, che mi ha fatto diventare grande a livello calcistico ed economico".

#4 - Quale l'aneddoto calcistico più folle, curioso, strano della tua carriera?

"Ho avuto la fortuna di giocare con grandi campioni alla Lazio, il ricordo di quel periodo rimarrà per sempre nel mio cuore. Gli aneddoti e gli episodi sono talmente tanti che sceglierne uno è impossibile...".

#5 - In carriera chissà con quanti moduli di gioco sarai stato impiegato. Ma qual è il tuo preferito e perché?

"Prediligo il 4-3-3, ma credo che molto dipenda anche dai calciatori che si hanno a disposizione. Non nascondo che mi piacerebbe sperimentare una difesa a tre, qualora ne avessi l'occasione".

#6 - Qual è il gol che avresti voluto segnare nella storia del calcio?

"Ho giocato diverse partite importanti in carriera, come la finale di Supercoppa a Pechino con la Lazio o quella con l'Under 21 nell'Europeo del 2000. In generale, segnare nell'ultimo atto di una qualsiasi competizione è sempre una grande emozione".

#7 - C'è un rimpianto nella tua carriera? Oppure qualcosa che hai fatto ma che se tornassi indietro cambieresti?

"Sicuramente avrei potuto fare molto di più, purtroppo tante coincidenze e piccoli intrecci non me l'hanno permesso. Se tornassi indietro, di sicuro non rifarei molte scelte in merito ai prestiti risalenti a quando ero di proprietà della Lazio".

#8 - Siamo ormai nel vivo del calciomercato: facciamo un nome per ogni ruolo. Chi sarà un portiere che può trasferirsi e cambiare gli equilibri in Serie A?

"E' ancora presto per pensarci, ma quando Buffon cederà il testimone a Szczesny credo proprio che la Juventus non ne risentirà. Il polacco è davvero un portiere importante".

#9 - Stessa domanda per quanto riguarda i difensori

"Tra un anno Caldara andrà alla Juventus, ci tengo a sottolineare che stiamo parlando di un elemento di grande spessore. Tuttavia, credo che debba essere gradualmente inserito all'interno di una difesa già affermata, così come accaduto con Rugani. Lanciarlo da subito in pianta stabile da titolare potrebbe essere una scommessa, più che una certezza".

#10 - Altro ruolo, uguale interrogativo: chi può muoversi a centrocampo spostando i livelli di forza nel nostro campionato?

"Di sicuro se la Roma cedesse Nainggolan perderebbe quasi mezza squadra. Quando è al 100% è in grado di sostenere da solo tutto il centrocampo giallorosso. Sarebbe una perdita enorme, figurarsi se poi dovesse andare a rinforzare una delle contendenti per lo Scudetto...".

#11 - Ovviamente ultima annotazione per quanto riguarda gli attaccanti

"Il Milan ha preso André Silva, le cifre sono molto alte ma io aspetterei sempre il campo prima di dare un giudizio definitivo. Di sicuro se i rossoneri prendessero anche Kalinic si rinforzerebbero ulteriormente, sarebbe un ottimo colpo. Il mio sogno resta sempre quello di rivedere Morata in Italia, lui sì che sposterebbe di molto gli equilibri".