Per anni non si è fatto che ironizzare sul fatto che per giocare nell’Inter occorreva avere un cognome esotico, ancor prima di determinate caratteristiche tecniche. Molti comici hanno basato moltissimi dei loro sketch su questo fatto, ma oggi che la squadra nerazzurra ha consegnato 4 giocatori (tre titolari più la prima riserva in attacco) alla Nazionale il mondo sembra essersi capovolto. Gagliardini, Candreva, D’Ambrosio ed Eder sono i responsabili di questo evento storico e non si tratta di un’esagerazione, ma della pura e sacrosanta verità: era dal 2003 che l’Inter non forniva così tanti giocatori all’Italia e in quell’occasione si trattava di Fabio Cannavaro, Francesco Toldo, Marco Materazzi, Christian Vieri e Cristiano Zanetti.

In occasione di questa sosta per la Nazionale l’Inter risulta essere la squadra che, al pari della Juventus, fornisce più giocatori a Giampiero Ventura - anche se va sottolineato come della pattuglia bianconera manchi qualche elemento solitamente convocato -. Ma non è questo il punto focale del discorso: il vero nocciolo della questione sta nel fatto che questo nucleo sembra essere parte fondamentale della rosa attuale e non solo un supporting cast. 

GIOCATORESTAGIONEPRESENZE
Fabio Cannavaro2002-0340
Marco Materazzi2002-0333
Francesco Toldo2002-0351
Christian Vieri2002-0337
Cristiano Zanetti2002-0324
Antonio Candreva2016-1736 (stagione in corso)
Danilo D'Ambrosio2016-1730 (stagione in corso)
Eder2016-1731 (stagione in corso)
Roberto Gagliardini2016-1711 (stagione in corso)

Se si vuole argomentare maggiormente la situazione si può dire senza timore di essere smentiti che queste presenze sono ancora più importanti rispetto a quelle delle qualificazioni per Euro 2004. Quel nucleo di italiani collezionò a fine stagione un totale di 185 presenze, con il minimo rappresentato dalle 24 di Cristiano Zanetti (una media di 37 partite ciascuno dei cinque), mentre gli attuali 4 convocati hanno sin qui raccolto 108 presenze con ancora 9 giornate al termine e un massimo di 36 presenze ancora a disposizione per i 4 azzurri (a cui va aggiunta la considerazione che Gagliardini è arrivato solo a gennaio e non potrà avere un numero più elevato di presenze solo per questo motivo): questo vuol dire che il quartetto italiano potrà concludere la stagione con 144 presenze all’attivo, solo 41 in meno rispetto a quelle collezionate dai cinque azzurri del 2002/03 (con una media possibile di 36 presenze ciascuno). 

Roberto Gagliardini, l'ultimo arrivato in casa Inter, pronto al debutto in Azzurro (Getty Images)

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Sicuramente questa inversione di tendenza rispetto al passato recente della società nerazzurra è il primo passo del progetto pianificato dalla nuova dirigenza e già in questa estate potrà prendere una forma ancora più ampia in sede di mercato e nel caso in cui dovesse anche solo aggiungersi un nuovo elemento a questa pattuglia di quattro giocatori non solo si raggiungerebbe il numero già ampiamente discusso del 2003, ma anche quello della pattuglia italiana del infausto Mondiale del 1966 quando anche in quel caso erano presenti cinque nerazzurri, componenti della squadra che vinse tutto nel decennio (il contingente più alto all’interno di tutta la squadra, assieme al Bologna).

Questa può essere la base non solo di un progetto a livello di club, ma anche un punto di partenza per un rinvigorimento della Nazionale in vista della rassegna mondiale ormai alle porte: avere più blocchi di giocatori che si conoscono e giocano insieme da tempo non può che giovare anche perché è assodato che in un torneo di un mese come un Mondiale è molto più importante la solidità del gruppo che il livello tecnico dei singoli esponenti e se Ventura, oltre ad un blocco Juventus, potesse usufruire di un blocco Inter (alla pari di un blocco Milan/Roma/Napoli, ecc.) non potrebbe che fare il bene delle sorti della Nazionale azzurra.