Sfruttavano i minori per ottenere e poi diffondere materiale di natura pornografica, arrivando in alcuni casi a consumare vere e proprie violenze sessuali. E' questa l'accusa con la quale due allenatori di calcio ed un arbitro del torinese sono stati raggiunti da diverse misure cautelari: per due di loro si tratta di arresto - di cui uno ai domiciliari - mentre per il terzo di obbligo di firma. 

L'indagine è durata per più di un anno ed è stata condotta dalla Polizia Postare di Torino; tutto è partito da una denuncia per violenza sessuale da parte dei genitori di un ragazzo, che era stato vittima di un tentato approccio sessuale da parte del suo allenatore che aveva ospitato il 16enne a casa propria in vista di un'importante partita da giocare. Da lì è scattata la perquisizione, che ha dato luce al materiale che ha poi fatto partire l'indagine: i ragazzi venivano contattati in chat, promettendo loro posti da titolare in squadra o altre utilità. Partendo dal materiale di un singolo allenatore si è poi arrivati ad un collega del primo sospettato ed infine al terzo soggetto, un arbitro delle giovanili che era interessato sia al materiale multimediale che all'avere incontri con i minori. 15 testimonianze da parte d minori sono state fornite circa la posizione dei tre.