Zemanlandia ha acceso e, in un attimo, spento la luce già al suo nuovo esordio, prima durante ma mai dopo quel 5-0 al Genoa che fa già storia a sè. Gasperinlandia, al contrario, è tutta in essere. Un sogno che definito tale sminuisce il presente, un divenire che con l'ultimo convinto sforzo può voler dire Europa. Allo Stadio Atleti Azzurri d'Italia due maestri della tattica, due talenti non più giovani che dei giovani fanno il loro credo, due squadre che la storia l'hanno fatta ma soprattutto hanno voglia di scriverla indelebile anche in questa Serie A.

Gasperini, uscito con le ossa rotte dal 7-1 di San Siro, perde Conti e Kessie e lancia Hateboer, giovane olandese classe '95 sulla corsia di destra, e Cristante al centro del centrocampo. Tutto confermato per il resto con Grassi in una inusuale veste da falso trequartista, con compiti di copertura e, al contempo, inserimento, al posto dello squalificato Kurtic.

Zeman reinventa i suoi con il classico 4-3-3 che vede il reparto difensivo confermato e il centrocampo con Muntari e Memushaj a dettare i ritmi. In avanti l'ariete Cerri per contrastare Caldara e Toloi e gli offensivi larghi Crescenzi e Benali.

Primo tempo come da attese, le squadre partono subito a mille, con ripartenze da una parte e dall'altra e mai un attimo di pausa, nonostante le conclusioni non si contino copiose. Al 13', tuttavia, passano i bergamaschi, è Hateboer a far partire l'assist vincente dalla destra, la palla attraversa tutta l'area di rigore e Gomez è il più lesto e controllare e insaccare, prendendo in controtempo Bizzarri. Il Papu è inarrestabile e 4' più tardi, serve Toloi in proposizione offensiva, il centrale difensivo si coordina con la meglio nota mossa dello scorpione e Bizzarri deve affidarsi alla sua un tempo nota agilità per sventare la limpida occasione e respingere oltre la traversa. Gli abruzzesi ci provano ma l'assenza del gioco corale mette in difficoltà la manovra. Così, al 45', senza recupero, termina la prima frazione di gioco, con il finale di 1-0, gol di Gomez.

Nella ripresa si riparte senza cambi e si riparte come nel primo tempo, con la Dea pronta a colpire e il Pescara a sfruttare le ripartenze. Dopo alcuni minuti di studio un irreprensibile Papu accende ancora la luce, questa volta servendo Grassi, che è lesto a colpire e mettere il risultato in ghiaccio. Il 2-0 è servito e l'Atalanta si limita ad amministrare, con il Pescara che reagisce timidamente con Benali e il neo entrato Bahebeck. Paloschi, nel mezzo, dopo essere subentrato a Petagna sfiora il gol con un palo che urla vendetta ma il parziale non si sblocca O almeno così pare fino al 93', quando un monumentale Kessie serve Gomez che sigla il 3-0. Dopo 3' di recupero termina la gara: la Dea continua a puntare l'Europa e a sognare per le prossime due settimane, per il Pescara notte fonda, in un campionato che si spera termini il prima possibile.