L'esonero di Andrea Mandorlini in casa Genoa è già l'ottavo avvicendamento sulle panchine della Serie A 2016/2017, soluzione che spesso e volentieri le società prendono per tentare di dare una scossa all'ambiente, ma che non sempre portano effettivi vantaggi in termini di rendimento, e dunque posizione in classifica, punti, gol fatti e gol subiti. Proprio in tale ottica oggi vogliamo analizzare oggi tutte le situazioni venutesi a creare in questa stagione: non solo Genoa, ma anche Inter, Palermo, Pescara ed Udinese, queste le cinque piazze nelle quali c'è stata almeno una sostituzione alla guida tecnica.

Vediamo nel dettaglio tutto quanto c'è da dire a riguardo squadra per squadra.

GENOA

I rossoblù hanno cominciato la stagione con Juric in panchina, l'ex tecnico del Crotone è rimasto in sella sino alla 25.a giornata. Alla 26.a è subentrato Mandorlini, esonerato nei giorni scorsi dopo la 31.a giornata.

JURIC: 25 partite, 25 punti fatti (media-punti: 1), 27 gol fatti (1.0 a partita), 40 gol subiti (1.6 a partita), 16.a posizione in classifica.

MANDORLINI: 6 partite, 4 punti fatti (media-punti: 0.666), 3 gol fatti (0.5 a partita), 11 gol subiti (1.833 a partita), 16.a posizione in classifica.

Chi è arrivato dopo, dunque, nonostante la posizione in classifica sia la stessa, ha fatto decisamente peggio sotto ogni punto di vista. Fra l'altro, facendo una proiezione sui punti a partita, con Mandorlini dall'inizio, oggi il Genoa avrebbe un margine ridottissimo di vantaggio sulla zona retrocessione anziché i 9 punti di cui gode oggi.

INTER

Partiti con De Boer, i nerazzurri sono rimasti sotto la guida dell'allenatore olandese sino all'11.a giornata, piccola parentesi con Vecchi (nella nostra analisi non prendiamo in considerazione il match col Crotone giocato alla 12.a giornata a San Siro), poi l'arrivo di Pioli alla 13.a giornata.

DE BOER: 11 partite, 14 punti fatti (1.273), 13 gol fatti (1.182), 14 gol subiti (1.273), 12.a posizione in classifica.

PIOLI: 19 partite, 41 punti fatti (2.158), 44 gol fatti (2.316), 21 gol subiti (1.105), 7.a posizione in classifica.

Evidentemente redditizio il passaggio di consegne, dal punto di vista prettamente matematico cresce addirittura il rimpianto perché con queste medie oggi l'Inter sarebbe praticamente a pari punti col Napoli al terzo posto.

PALERMO

Ben quattro i tecnici protagonisti della tribolata stagione dei siciliani, ma non prenderemo in considerazione le prime due giornate giocate sotto la guida di Ballardini: è un range troppo ridotto per farne un discorso statistico credibile. Sono, invece, De Zerbi, Corini e Lopez i tre coach successivi.

DE ZERBI: 12 partite, 5 punti fatti (0.417), 9 gol fatti (0.75), 25 gol subiti (2.083), 20.a posizione in classifica.

CORINI: 7 partite, 4 punti fatti (0.571), 7 gol fatti (1), 14 gol subiti (2), 19.a posizione in classifica.

LOPEZ: 10 partite, 5 punti fatti (0.5), 8 gol fatti (0.8), 26 gol subiti (2.6), 19.a posizione in classifica.

Fare proiezioni di classifica o di qualunque altra statistica sarebbe oggettivamente inutile: numeri disastrosi a prescindere dalla guida, anche con Corini (migliore dei tre) su tutto l'arco del campionato la situazione sarebbe cambiata poco e nulla.

PESCARA

La situazione in casa Pescara è la più particolare dal punto di vista statistico perché nelle due esperienze di Oddo e Zeman incidono fortemente due partite totalmente fuori dal coro: la vittoria a tavolino del primo sul Sassuolo, quella per 5-0 del secondo sul Genoa, match che evidentemente "drogano" i numeri presi in considerazione.

ODDO: 24 partite, 9 punti fatti (0.375), 22 gol fatti (0.917), 55 gol subiti (2.292), 20.a posizione in classifica.

ZEMAN: 7 partite, 5 punti fatti (0.714), 9 gol fatti (1.286), 13 gol subiti (1.857), 20.a posizione in classifica.

Messa così sembrerebbe evidente il passo in avanti: con la media-punti di Zeman il Pescara oggi sarebbe in lotta per la salvezza e non già ampiamente spacciato, ma, come detto prima, togliendo il 5-0 al Genoa si otterrebbero risultati della stessa natura della gestione precedente al netto del match col Sassuolo con Oddo in panchina.

UDINESE

I primi mesi della gestione Iachini avevano preoccupato non poco i Pozzo, l'arrivo di Delneri ha sistemato poi le cose.

IACHINI: 7 partite, 7 punti fatti (1), 6 gol fatti (0.857), 12 gol subiti (1.714), 16.a posizione in classifica.

DELNERI: 24 partite, 33 punti fatti (1.375), 35 gol fatti (1.458), 28 gol subiti (1.166), 11.a posizione in classifica.

Un balzo che ha consentito alla squadra friulana di mettersi in posizione più che comoda e dunque ben distante dalle zone caldissime della classifica.

In definitiva si evince chiaramente che sicuramente ci sono alcune situazioni nelle quali l'intervento di un nuovo tecnico può dare quella linfa vitale necessaria a capovolgere positivamente le cose, ma è altrettanto chiaro che determinati trend non possono essere modificati neanche con rivoluzioni totali se società e parco giocatori non sono di qualità sufficiente per competere su certi palcoscenici.