Di gran lunga il più ex di tutti gli ex di questa giornata, se non altro dal punto di vista temporale. Leonardo Pavoletti e il Genoa si sono amati fino a 36 giorni fa, momento del suo addio ufficiale ai colori rossoblù. Un divorzio col sorriso, perché i recenti problemi fisici che ne hanno limitato (e di parecchio) la disponibilità nella prima metà del campionato non possono nemmeno minimamente offuscare le precedenti due stagioni all'ombra della Lanterna. La prima da sorpresa emergente (10 presenze e 6 gol), la seconda devastante, con i 14 centri in 25 apparizioni che lo hanno confermato tra i migliori attaccanti della Serie A. Sarri gli ha già dato tre chance, di cui due in Coppa Italia. E venerdì sera, vista l'assenza per squalifica di Callejon (che salterà una partita in azzurro dopo tre anni), potrebbe mandarlo in campo dal primo minuto. Una congiunzione astrale che fa pensare all'esito più scontato: il gol e la mancata esultanza. Non potrebbe essere altrimenti.

Un altro che potrà sfruttare eccome l'enorme voragine (temporanea) lasciata da Icardi e Perisic risponde al nome di Martins Citadin Eder. Su di lui ben pochi dubbi: Pioli si affiderà all'italo-brasiliano per scardinare la difesa dell'Empoli. Ben diverso dalla squadra in cui Eder militava fino al 2010, a cui ha regalato zero marcature in A ma ben 27 nella Serie B 2009/2010 (non sufficienti però a regalare la promozione ai toscani). Forse la stagione decisiva per il sereno prosieguo della sua carriera, senza ombra di dubbio la migliore sotto il profilo della prolificità. Rispetto a Pavoletti, siamo di fronte a un passato remoto. Ma la riconoscenza verso quella maglia resterà indelebile negli anni a venire.

Pavoletti a contrasto con Koulibaly
(Genoa-Napoli 0-0 - 21 settembre 2016)

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Eder celebra con il tecnico Campilongo il gol del vantaggio
(Reggina-Empoli 1-1 - 10 aprile 2010)

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Tra i pali troviamo Emiliano Viviano: per lui due ottime annate a Bologna (le sue prime in Serie A) che gli valsero persino l'approdo (poi rivelatosi infruttuoso) all'Inter.


Difesa a quattro composta da Mauricio Isla (30 presenze in campionato in bianconero, tra i flop indiscussi nella storia recente della Juventus), Daniele Gastaldello (ben otto stagioni con la Sampdoria, le ultime prima dell'arrivo a Bologna a febbraio del 2015; 234 apparizioni e 14 centri in blucerchiato), Francesco Acerbi (solo 24 presenze col Chievo, un bottino evidentemente 'macchiato' dalla scoperta del tumore fortunatamente in seguito sconfitto) e Aleandro Rosi (prodotto del vivaio giallorosso, 74 partite e 3 marcature nella Capitale).

Centrocampo a tre formato da Alessandro Diamanti (atalantino negli ultimi sei mesi della scorsa stagione), Bryan Cristante (prelevato dal Palermo a gennaio del 2016, dopo la deludente esperienza col Benfica) e Jasmin Kurtic (35 presenze e 1 gol in rosanero).

A completare il tridente con Eder e Pavoletti c'è Marco Borriello: alla Juventus da gennaio a giugno del 2012, quanto basta per siglare due reti e festeggiare il primo scudetto dell'era Conte.

Top 11 Fanta-Ex - 24a giornata

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C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.

Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".

Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.