All'andata ha firmato il terzo gol con cui la sua Lazio si è imposta nettamente sul Pescara. Ma nulla, nemmeno una tripletta, avrebbe potuto anche solo minimamente offuscare il ricordo che i tifosi abruzzesi hanno di Ciro Immobile. E non potrebbe essere altrimenti. E' bastata una sola annata, quella magica 2011/2012, quella del ritorno in Serie A con tanto di titolo di capocannoniere (ben 28 gol in 37 partite). Domenica pomeriggio l'attaccante di Torre Annunziata tornerà in quello che era il suo "Adriatico", davanti ai suoi vecchi tifosi. Sappiamo già che verrà accolto con un occhio di riguardo, nonostante l'accesa rivalità tra le due tifoserie. Perché la storia di Immobile a Pescara no, non è proprio possibile riporla nel dimenticatoio.


Tutt'altro che dente avvelenato anche quando si parla di Cyril Thereau e della sua ottima esperienza con la maglia del Chievo. Tutt'altro che una toccata e fuga: ben quattro stagioni, le prime in Italia dopo i tre anni e mezzo con il Charleroi. A Verona ha decisamente lasciato il segno: 123 presenze in campionato, 26 centri (alcuni dei quali pesantissimi e di pregevole fattura), sempre in Serie A e sempre a più che buoni livelli. E' ormai al suo terzo campionato a Udine. Ma c'è e ci sarà sempre qualcosa che legherà a vita la piazza gialloblù al francese classe 1983. Tipico dei legami speciali, ormai quasi una rarità nel calcio di oggi.

Immobile celebra con i tifosi il secondo gol
(Pescara-Torino 2-0 - 12 maggio 2012)

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Thereau sigla il gol del raddoppio
(Chievo-Napoli 2-0 - 10 marzo 2013)

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In porta c'è Albano Bizzarri, che da quando ha lasciato la Lazio nel 2013 dopo quattro stagioni (e solo 12 partite giocate in campionato) ha riversato tutto il proprio malcontento per una scelta che oggi non rifarebbe mai. Pensare che domenica riscatterà le recenti brutte prestazioni con parate super è tutt'altro che un azzardo.


Difesa a tre "di fuoco" composta da Alessio Romagnoli (ottimo campionato a Genova due anni fa, 30 presenze e 2 reti), Leonardo Bonucci (prodotto del vivaio dell'Inter con cui ha anche esordito in Serie A il 14 maggio del 2006, peccato però che i nerazzurri non abbiano mai creduto nelle sue potenzialità) e Davide Astori (24 partite giocate a Roma nel 2014/2015, campionato chiuso al secondo posto).

Linea a quattro di centrocampo formata da Antonio Candreva (bianconero da gennaio a giugno del 2010, quando non aveva ancora subìto la mutazione tattica di esterno alto), Blerim Dzemaili (a Napoli nel felice triennio 2011-2014, per lui anche due Coppe Italia alzate al cielo), Mirko Valdifiori (una vita a Empoli: sei stagioni in B, una sola in A, sufficiente ad attirare su di sé le attenzioni del Napoli. Ora è in granata dopo il "fallimento azzurro") e Omar El Kaddouri (due annate di alto livello all'ombra della Mole, tra il 2013 e il 2015: 61 apparizioni e 8 marcature).

A completare il tridente con Immobile e Thereau c'è Marco Borriello, atalantino negli ultimi sei mesi di carriera pre-Cagliari (per lui 4 centri con la Dea).

Top 11 Fanta-Ex - 23a giornata

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C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.

Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".

Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.