Tutt'altro che dente avvelenato anche quando si parla di Cyril Thereau e della sua ottima esperienza con la maglia del Chievo. Tutt'altro che una toccata e fuga: ben quattro stagioni, le prime in Italia dopo i tre anni e mezzo con il Charleroi. A Verona ha decisamente lasciato il segno: 123 presenze in campionato, 26 centri (alcuni dei quali pesantissimi e di pregevole fattura), sempre in Serie A e sempre a più che buoni livelli. E' ormai al suo terzo campionato a Udine. Ma c'è e ci sarà sempre qualcosa che legherà a vita la piazza gialloblù al francese classe 1983. Tipico dei legami speciali, ormai quasi una rarità nel calcio di oggi.
Difesa a tre "di fuoco" composta da Alessio Romagnoli (ottimo campionato a Genova due anni fa, 30 presenze e 2 reti), Leonardo Bonucci (prodotto del vivaio dell'Inter con cui ha anche esordito in Serie A il 14 maggio del 2006, peccato però che i nerazzurri non abbiano mai creduto nelle sue potenzialità) e Davide Astori (24 partite giocate a Roma nel 2014/2015, campionato chiuso al secondo posto).
Linea a quattro di centrocampo formata da Antonio Candreva (bianconero da gennaio a giugno del 2010, quando non aveva ancora subìto la mutazione tattica di esterno alto), Blerim Dzemaili (a Napoli nel felice triennio 2011-2014, per lui anche due Coppe Italia alzate al cielo), Mirko Valdifiori (una vita a Empoli: sei stagioni in B, una sola in A, sufficiente ad attirare su di sé le attenzioni del Napoli. Ora è in granata dopo il "fallimento azzurro") e Omar El Kaddouri (due annate di alto livello all'ombra della Mole, tra il 2013 e il 2015: 61 apparizioni e 8 marcature).
A completare il tridente con Immobile e Thereau c'è Marco Borriello, atalantino negli ultimi sei mesi di carriera pre-Cagliari (per lui 4 centri con la Dea).
C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.
Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".
Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.