IL TORNEO - L'Inter ha fatto tredici nel lontano 28 maggio 1989, con un mese d'anticipo sulla conclusione del campionato, la squadra nerazzurra si è matematicamente aggiudicata lo scudetto della stagione 1988/89.

Come spesso avviene nei casi più difficili, quando sembra di essere in un tunnel senza via d'uscita, ecco la volontà, la pazienza e il sacrificio compiono il miracolo.
Sono stati questi i segreti del trionfo nerazzurro della stagione 1988/89, con i protagonisti Zenga, Bergomi, Brehme, Mandorlini, Ferri, Matthaus, Berti, Serena ecc. Queste le armi che hanno trasformato l'armata Brancaleone della stagione precedente, nell'invincibile formazione schiacciasassi che ha stracciato tutti i record in quegli anni.

Con questa impresa ilTrap ha dimostrato di essere veramente uno dei più grandi condottieri del calcio italiano e non solo, dopo che aveva precedentemente vinto sulla panchina della vecchia signora.

LA PARTITA - Accade tutto nel primo tempo al "Comunale" di Torino, nella sfida tra i granata di casa ed il Pescara di Galeone. Il Vantaggio del Toro porta la firma dell'attaccante Skoro dopo appena un quarto d'ora, ma nel giro di poco più di 10 minuti arriva il pareggio adriatico con il centravanti brasiliano Edmar.

Nella ripresa sale il forcing granata per cercare di conquistare la vittoria, ma il portiere pescarese Gatta è strepitoso negli interventi ed al 62' respinge anche un calcio di rigore a Cravero, risultato finale 1-1 al Comunale.

IL TABELLINO

Stadio Comunale 02/04/1989

TORINO - PESCARA 1-1 (1-1)

MARCATORI: Skoro 14' (T), Edmar 27' (P) 

TORINO (5-3-2) : Marchegiani, Brambati, Catena, Ferri, Rossi, Cravero; Fuser, Sabato, Comi (al 56' Bresciani); Muller, Skoro. A disposizione: Lorieri, Benedetti, Gasparini, Landonio. All.: Sala.
PESCARA (4-3-3) : Gatta, Camplone, Bergodi (46' Bruno), Ferretti, Ciarlantini; Junior, Gasperini, Marchegiani; Pagano, Edmar, Berlinghieri (74' Miano). A disposizione: Zinetti, Caffarelli, Zanone. All.: Galeone.
Arbitro: Luci di Firenze.

Spettatori: 25.434 



IL PROTAGONISTA -  Il portiere Giuseppe Gatta fu il grande protagonista di quella partita, salvò la porta del Pescara con degli interventi prodigiosi e riuscì a parare anche il rigore di Cravero sull'1-1.

 A soli diciotto anni è stato uno dei grandi protagonisti della terza promozione in serie A del Pescara, nella prima annata di Galeone alla guida dei biancazzurri.

Il suo elevato rendimento in riva all'Adriatico nei successivi due campionati di serie A gli permise di vestire la maglia della nazionale italiana under 21, con il CT Cesare Maldini che lo selezionò per difendere la porta azzurra.

L'EREDE - Nel deludente Pescara di Oddo che si trova all'ultimo posto della serie A, difficile vedere un erede del talento Giuseppe Gatta della fine anni '80, tuttavia il profilo più vicino è quello di Fiorillo.

Protagonista nella cavalcata trionfale della scorsa stagione, con la promozione in serie A dei biancazzurri, ora è riserva dell'argentino Bizzarri ma ha tutte le qualità per emergere e ritagliarsi uno spazio in questo girone di ritorno.