Alla vigilia di Roma-Inter, al Napoli si presentava una grande occasione: riavvicinarsi alla squadra di Spalletti, magari staccare i milanesi. E invece l'occasione se l'è presa l'Atalanta, che con muscoli e coraggio espugna il San Paolo e si mette a -3 dal terzo posto, dagli azzurri. Una vittoria meritata di una squadra sempre più sorprendente. E una sconfitta meritata per un Napoli troppo molle e macchinoso, che crolla, come all'andata, contro la Dea, complicandosi la stagione nel momento peggiore.

Sarri rinuncia al turnover nonostante l'andata della semifinale di Coppa Italia contro la Juventus, in programma martedì: l'unico titolarissimo fuori dagli undici è Koulibaly, diffidato e risparmiato in vista della Roma. Formazione tipo anche per l'Atalanta, con Kurtic a supporto di Petagna e Gomez.

Prima azione pericolosa dei padroni di casa: capita sui piedi di Insigne, che in area prova a battere Berisha con un tiro a giro: traversa scheggiata. La fase centrale è di studio: il Napoli cerca spazi senza successo, l'Atalanta pressa alto e corre tanto. E alla fine passa pure in vantaggio: calcio d'angolo di Gomez, azione confusa in area, alle spalle di Maksimovic sbuca la testa di Caldara, che batte Reina e fa 0-1. La risposta parte dai piedi di Mertens, due volte: prima manda fuori giri Caldara e conclude di poco a lato, poi su punizione impegna Berisha, costretto a deviare sulla traversa.

Pochi secondi dall'inizio della ripresa e l'Atalanta va a un passo dal raddoppio: liscio clamoroso di Maksimovic che lascia Petagna libero di calciare, solo davanti a Reina: l'attaccante scuola Milan spreca, il portiere spagnolo para senza problemi. Sarri corre agli estremi rimedi: fuori Hamsik, Napoli superoffensivo con Milik davanti al tridente. Al 67', l'episodio che rischia di cambiare la partita: secondo giallo in due minuti e Kessié si fa espellere. Ma la Dea non si abbatte, anzi: ripartenza furiosa di Spinazzola, Caldara si fa settanta metri e si fa trovare pronto in area: colpisce al volo, 0-2. Eppure il Napoli continua a creare: ci prova Zielinski, in uno dei pochi spunti della sua partita: tiro a lato. Ci riprova Callejon: di testa, da due passi, manda fuori.