Decimo posto, quota 34 dopo 25 giornate di campionato. Ma se non fosse per il carattere e una lodevole capacità di reazione, la Sampdoria oggi avrebbe potuto ritrovarsi addirittura a 18 punti, ovvero con sole quattro lunghezze davanti al Palermo terzultimo. Il dato è emblematico: la squadra blucerchiata è quella ad aver recuperato più punti (16) partendo da situazione di svantaggio. Ecco la tabella con tutte le rimonte messe a referto quest'anno:
GIORNATA | PARTITA | RIMONTA | GOL DECISIVO VITTORIA / PAREGGIO |
2 | Sampdoria-Atalanta | 0-1 --> 2-1 | Barreto |
7 | Sampdoria-Palermo | 0-1 --> 1-1 | Bruno Fernandes |
12 | Fiorentina-Sampdoria | 1-0 --> 1-1 | Muriel |
13 | Sampdoria-Sassuolo | 0-2 --> 3-2 | Muriel |
14 | Crotone-Sampdoria | 1-0 --> 1-1 | Bruno Fernandes |
22 | Sampdoria-Roma | 1-2 --> 3-2 | Muriel |
24 | Sampdoria-Bologna | 0-1 --> 3-1 | Schick |
25 | Sampdoria-Cagliari | 0-1 --> 1-1 | Quagliarella |
Dei 16 punti totali, 14 sono stati recuperati tra le mura amiche. Segno che al Ferraris la Sampdoria non muore davvero mai. Numeri alla mano, il più decisivo in tal senso è Luis Muriel (5 punti), seguito da Bruno Fernandes (2). Dati di squadra che vanno perfettamente a incrociarsi con un'altra statistica molto interessante: quella delle compagini che hanno migliorato di più la propria classifica dopo 25 turni rispetto al 2016. La Sampdoria si piazza terza, a pari merito con la Roma, dietro alle sole Atalanta e Lazio (ovvero le due più grandi sorprese di questa stagione) e davanti persino alle varie Roma, Juventus, Inter, Milan e Napoli:
SQUADRA | RENDIMENTO IN PUNTI RISPETTO AL 2016 (DOPO 25 TURNI) |
Atalanta | + 19 |
Lazio | + 11 |
Sampdoria | + 9 |
Roma | + 9 |
Juventus | + 6 |
Torino | + 4 |
Inter | + 3 |
Udinese | + 2 |
Chievo | + 1 |
Milan | + 1 |
Genoa | = |
Napoli | - 2 |
Sassuolo | - 5 |
Bologna | - 6 |
Fiorentina | - 9 |
Empoli | - 12 |
Palermo | - 12 |
Cagliari | (in Serie B) |
Crotone | (in Serie B) |
Pescara | (in Serie B) |
E in ottica fantacalcio? Tutte queste cifre ci forniscono un inappellabile verdetto: gli uomini di Giampaolo che partono inizialmente dalla panchina meritano comunque fiducia, perché spesso e volentieri risultano decisivi in termini di gol, assist o di semplici voti positivi guadagnati per aver cambiato faccia al match in corso d'opera. In questa prospettiva, occhio ai vari trequartisti / mezzali (Praet, Linetty, Bruno Fernandes, Djuricic, un po' meno al desaparecido Alvarez), scientemente alternati dal demiurgo ex Empoli che già l'anno scorso in Toscana aveva offerto numeri importanti. Ma se si parla di turnover e di seconde scelte che insidiano costantemente gli "intoccabili", in casa blucerchiata non si può non mettere in risalto Patrik Schick, tra le più liete scoperte di tutta la Serie A 2016/2017. Cercato a lungo dalla Roma in estate, "prenotato" dall'Inter per la prossima stagione. Ad oggi ha all'attivo 6 reti (meglio di Destro, Mandzukic, Petagna, Zapata e compagnia cantante), nonostante finora sia partito da titolare in appena 4 occasioni su 16 presenze complessive collezionate al suo primo anno in Italia. Il tecnico dei liguri, con fare scherzoso, qualche giorno fa disse: "Non lo metto mai dal primo minuto altrimenti me lo vendono". Come dargli torto...