Bacca in Cina (dove il mercato chiude il 28 sera) negli ultimi 5 giorni di mercato? Da non escludere, certo, ma sarà tutt'altro che facile. E non per una, ma per almeno 5 buone ragioni. Anzitutto la tempistica: la proposta del Tianjin Quanjian - 30 milioni al Milan, una cifra che difficilmente i rossoneri si vedranno riconoscere, in futuro, per il colombiano, che a settembre compirà 31 anni - andrebbe approvata non solo da Galliani, ma anche da Berlusconi e dalla nuova proprietà cinese, ovviamente per mezzo di Fassone che deve ancora recepire la proposta ufficiale del club di Fabio Cannavaro. Un passaggio di informazioni e responsabilità lungo, e non facile da rendere concorde, nel giro di pochi giorni. C'è poi la volontà di Montella, da soddisfare: pur non essendo contentissimo della ricettività ed adattabilità del ragazzo al suo 4-3-3, il numero 70 resta il titolare. Ed in rosa, in caso di addio, resterebbero solo Lapadula ed, eventualmente, Deulofeu per ricoprire il ruolo di vero o finto nove. La proposta del Tianjin, certo, alletta il diretto interessato, ma solo economicamente: 10 milioni a stagione più bonus, fino ad un massimo di 12, non sono certo cifre facili da rispedire al mittente. Quel che è certo è che, così come è stato fatto per Kalinic, difficilmente si arriverà ad un rilancio rispetto alle cifre attuali. D'altra parte è sempre stato il croato la prima scelta del Pallone d'oro 2006, che lo scorso anno ha portato i suoi alla promozione in Chinese Super League: ora, insieme a Pato e Witsel - già presi da tempo - il tecnico giallorosso vuole anche una punta. Da prendere, possibilmente, in Italia, dove però Kalinic ha già detto no, e Bacca sembra ancora non totalmente convinto del trasferimento in Cina ("Il messaggio di Carlos è che vuole restare al Milan", ha commentato il suo agente, stamattina). Da dove, per intenderci, un certo Tevez manda già messaggi di totale insofferenza, e sembra prossimo a lasciare lo Shanghai Shenhua nonostante i 38 milioni di euro netti a stagione nel suo contratto.