Instituto Atletico Central Cordoba. La favola di Paulo Dybala è cominciata lì, in una modesta società argentina che oggi milita nella Primera B Nacional. Quando Maurizio Zamparini, il 28 aprile del 2012, annunciò il suo imminente arrivo a Palermo per 12 milioni di euro (cifra record per le casse rosanero), più di qualcuno restò sbigottito. Perché era sì un giovane di prospettiva, con numeri potenzialmente da fuoriclasse. Ma spendere tutti quei soldi sembrava un vero e proprio azzardo, per non chiamarlo addirittura "spreco". La storia ha mostrato a tutti quanto quell'intuizione fu geniale: in poco tempo il gioiellino di Laguna Larga passò da "Joya" a "Picciriddu", diventando l'idolo incontrastato della tifoseria siciliana. Gol, assist, giocate da campione. E un addio, nell'estate del 2015, da ricordare (economicamente parlando) così come il giorno del suo sbarco in Italia. 32 + 8 di bonus, mittente del bonifico: Juventus. 1 Scudetto, 1 Supercoppa, 1 Coppa Italia e 31 gol più tardi, la scelta ideale per tutti.


All'ombra della Mole, e agli ordini di Mihajlovic, è ormai un elemento imprescindibile. Eppure il recente passato di Iago Falque non è stato tutto rose e fiori. Specie nella sua parentesi giallorossa. Arrivava nella Capitale con un biglietto da visita di tutto rispetto: 13 gol in 32 presenze al Genoa, nella sua prima annata in Serie A. Le premesse, dunque, erano a cinque stelle. Peccato però che lo scarso minutaggio e una bassa affidabilità in termini realizzativi (appena due centri in campionato e uno in Champions) lo hanno costretto a indossare la ben poco ambita etichetta di "meteora" romanista nel giro di soli 12 mesi. Ora è già a quota 10 centri con il Torino: tra questi, la doppietta rifilata all'andata proprio ai suoi ex compagni. E chissà che non possa ripetersi anche domenica pomeriggio all'Olimpico.

Dybala a contrasto con Chiellini
(Palermo-Juventus 0-1 - 14 marzo 2015)

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Iago Falque e Rudiger provano a togliere palla a Messi
(Trofeo Gamper, Barcellona-Roma 3-0 - 5 agosto 2015)

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In porta c'è Marco Storari: per lui una sola stagione (e presenza) alla Fiorentina nella Serie A 2008/2009.


Difesa a tre composta da Cesare Bovo (48 apparizioni complessive con la maglia del Genoa), Leandro Castan (quattro annate alla Roma, ma le ultime due solo sulla carta in quanto pesantemente condizionate dal cavernoma e conseguente intervento neurochirurgico) e Andrea Barzagli (altro ex rosanero, tra il 2004 e il 2008, prima della felice parentesi al Wolfsburg e il ritorno in Italia con la Juventus).

Centrocampo a quattro formato da Bruno Peres (due campionati e sei gol in granata, tra cui quello leggendario nel derby del 30 novembre 2014), Valerio Verre (passato al Grifone nell'estate del 2012 nell'ambito dell'affare Destro - Roma, ma mai in campo con i liguri), Saphir Taider (interista in piena fase di transizione nerazzurra, stagione 2013/2014) e Riccardo Saponara (rimpianto rossonero, poco valorizzato e infine scaricato all'Empoli con troppa leggerezza).

A completare il tridente troviamo Juan Manuel Iturbe: 44 partite, 3 reti e una marea di promesse non mantenute sulla sponda giallorossa del Tevere.

Top 11 Fanta-Ex - 25a giornata

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C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.

Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".

Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.