Il 28 giugno del 2007, giorno del suo addio al Brescia e del contemporaneo sbarco a Castel Volturno, non aveva ancora la cresta, compagna di tante battaglie vinte sul campo di lì a breve. Ma la maglia numero 17 sì, quella non gliel'ha tolta mai nessuno sin dal primo giorno a Napoli. Una scelta all'epoca simpaticamente discutibile perché in contrasto con l'intoccabile e centenaria superstizione partenopea. Oggi, a distanza di quasi dieci anni, si può dire con assoluta convinzione che quel numero ha invece fatto le fortune di Marek Hamsik. E anche del club azzurro, cresciuto di pari passo con lui in campo nazionale e internazionale.

Il super-slovacco dell'era Sarri 2.0 è probabilmente all'apice della carriera per maturità tattica, carisma, senso di appartenenza, capacità di incidere nei momenti topici, che si tratti di una singola partita o di un più ampio periodo stagionale. Domenica pomeriggio, in casa del Chievo, Hamsik ha siglato il suo decimo gol in campionato, arrivando in doppia cifra in Serie A per la quarta volta (ci riuscì anche nell'ultima annata con le Rondinelle, in cadetteria), fermandosi a quota 9 in altre tre circostanze (2008, 2009, 2012). Insomma, un autentico top player per i tanti fantallenatori che ogni estate si svenano per averlo nella propria rosa.

Al Bentegodi il Napoli ha ottenuto il suo 14esimo risultato utile consecutivo (l'ultimo KO risale al 2-1 patito allo Juventus Stadium, il 29 ottobre 2016), sul tabellino del 3-1 finale c'era anche Marek. Una striscia positiva così lunga non si vedeva all'ombra del Vesuvio dal 2010, quando in panchina c'era Walter Mazzarri. Proprio con il tecnico toscano Hamsik ha messo a referto il record personale di marcature in un singolo campionato di A, ben 12 a maggio del 2010, oltre ad aver alzato al cielo 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa. Quel primato, adesso, può essere ampiamente battuto. Mancano 2 centri per eguagliarlo e altri 13 tentativi per frantumarlo. Ecco, nel dettaglio, tutti gli impegni azzurri fino a fine torneo:

GIORNATAPARTITA
26Napoli-Atalanta
27Roma-Napoli
28Napoli-Crotone
29Empoli-Napoli
30Napoli-Juventus
31Lazio-Napoli
32Napoli-Udinese
33Sassuolo-Napoli
34Inter-Napoli
35Napoli-Cagliari
36Torino-Napoli
37Napoli-Fiorentina
38Sampdoria-Napoli

Un mix perfetto di gare da copertina (Roma, Juventus, Lazio, Inter su tutte) e impegni sulla carta piuttosto agevoli (Crotone, Empoli, Udinese, Cagliari tra le altre). Al momento Hamsik viaggia a una media (spaventosa, per un centrocampista) di 1 gol ogni 2,5 partite. Seguendo questo ritmo, proprio in occasione di Napoli-Juventus raggiungerebbe la fatidica soglia di 12 segnature in campionato. A quel punto resterebbero altre 8 giornate da disputare. La previsione è piuttosto immediata: arrivare e (perché no) superare le 15 reti è oggettivamente un traguardo tutt'altro che improbabile. Per farvi un'idea, pensate che con un tale bottino l'anno scorso sarebbe arrivato quinto in classifica marcatori, alle spalle dei soli Higuain, Dybala, Bacca e Icardi e davanti a gente del calibro di Pavoletti, Salah, Belotti, Kalinic, Mandzukic, Dzeko, Borriello e chi più ne ha più ne metta. Senza dimenticare che, bucando le reti avversarie per altre cinque volte, appaierebbe un certo Diego Armando Maradona in testa alla graduatoria dei migliori cannonieri nella storia del club (115).

Semplicemente fenomenale. Semplicemente Marek Hamsik.