Dal tenore simile la storia d'amore tra Stephan Lichtststeiner e la Lazio. Portato in Italia da Lotito (e da Walter Sabatini) nell'estate del 2008, pagato poco meno di 1 milione di euro al Lille, dove aveva giocato le ultime tre stagioni. "Il solito sconosciuto", "sarà di certo un bidone", "meglio prendere gli italiani che questi stranieri": i commenti stereotipati sul suo conto, al momento dell'arrivo a Roma, si sprecavano. Ci ha messo pochissimo per far ricredere tutti. Non è un caso che la Juventus, tre anni più tardi, abbia permesso al club biancoceleste di decuplicare l'investimento fatto in terra transalpina. Oggi per i tifosi bianconeri è semplicemente lo "Swiss Express", simbolo di una rinascita sul piano sportivo i cui echi si sentono tutt'oggi. All'ombra del Colosseo era "Forrest Gump". Soprannomi diversi, concetti identici. E quella voglia intatta di continuare a stupire e a rispedire al mittente lo scetticismo dilagante tipico del Belpaese.
A completare la nostra difesa a quattro a sinistra c'è Ervin Zukanovic (primi sei mesi della scorsa stagione in blucerchiato, prima di andare alla Roma), mentre al centro abbiamo la coppia composta da Alessandro Gamberini (bandiera della Fiorentina dal 2005 al 2012, ben 194 apparizioni e 6 centri in viola) e Luca Rossettini (che il Torino ha prelevato proprio dal Bologna in estate per 2 milioni di euro).
Centrocampo a tre che al fianco del Ninja vede l'impostazione di Alberto Aquilani (a Pescara fino a 15 giorni fa, rapporto chiuso con una rescissione consensuale e tante prestazioni opache in soli 6 mesi) e il tiro da fuori di Blerim Dzemaili (a Torino nel 2008 per la sua prima annata in carriera in Serie A).
Nel tridente ci sono Ciro Immobile (prodotto del vivaio della Juventus, ma mai valorizzato fino in fondo dalla Vecchia Signora), Marco Borriello (52 presenze e 12 gol in giallorosso) e Antonino Ragusa (ottima stagione 2013/2014 in B a Pescara con ben 9 centri).
C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.
Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".
Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.