Quattro gol nelle ultime due partite, ai danni di Palermo e Pescara. L'attaccante più "on fire" della Serie A, che vi piaccia o no, è Alessandro Matri. Che a Sassuolo sta sfruttando al meglio i recenti cambiamenti più o meno forzati adottati da Di Francesco. Defrel è a un passo dall'addio, Politano e Berardi finalmente sono di nuovo abili e arruolabili dopo i guai fisici che li hanno tenuti fuori per gran parte del girone d'andata. E l'attaccante di Sant'Angelo Lodigiano ha ripreso a segnare a raffica. Persino più di quando vestiva la maglia della Juventus, con cui ha collezionato in totale 92 presenze e 31 gol in tutte le competizioni, alzando al cielo 3 Scudetti, 2 Supercoppe italiane e 1 Coppa Italia (quest'ultima decisa proprio con un suo gol all'Olimpico contro la Lazio). Il bianco e il nero, i colori che hanno fatto da sfondo all'apice della sua carriera. Trovarseli di fronte, da avversario, non potrà mai essere una cosa banale.


Per lui Bergamo è stata una fantastica palestra calcistica e di vita. Alla Dea Daniele Baselli ha lasciato un ricordo sicuramente positivo, seppur ormai offuscato da quello che a tutti gli effetti può essere considerato come l'inizio del "ciclo Gasperini". In nerazzurro ha assaporato la Serie A, dopo le prime due stagioni da professionista in B col Cittadella. Oggi si ritrova a Torino, in una società con ambizioni e storia superiori a quelle dell'Atalanta, ma attualmente più in basso in classifica rispetto a Gomez e compagni. Lui è a quota 4 centri in campionato, ha già eguagliato il suo record della scorsa Serie A: chissà che non possa essere proprio un suo gol a garantire ai granata tre punti e una lenta risalita verso l'ambitissima zona Europa League.

Matri anticipa Ranocchia e fredda Handanovic per il gol vittoria
(Inter-Juventus 1-2 - 30 marzo 2013)

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Baselli contrastato da Higuain
(Napoli-Atalanta 1-1 - 22 marzo 2015)

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Tra i pali c'è Stefano Sorrentino, prodotto delle giovanili della Lazio ma mai lanciato in A dai biancocelesti.


Difesa a quattro composta da Hugo Campagnaro (all'Inter tra il 2013 e il 2015, appena 31 apparizioni in campionato), Sebastian De Maio (la Fiorentina lo ha prelevato la scorsa estate proprio dal Genoa, dopo tre annate in rossoblù), Marios Oikonomou (una sola presenza col Cagliari nella stagione 2013/2014) e Nenad Tomovic (a Genova prima della positiva parentesi di Lecce).

Centrocampo a quattro in cui, oltre a Baselli, troviamo Pol Lirola (di proprietà della Juventus, prodotto del vivaio bianconero), Alberto Aquilani (a Torino nella disastrosa stagione 2010/2011) e Federico Peluso (in bianconero fino a due anni e mezzo fa, per lui 31 presenze e 2 gol).

A sostegno dell'unica punta Matri c'è Davide Di Gennaro, appositamente schierato sulla trequarti a evidenziarne l'evoluzione tattica degli ultimi mesi. Chissà, forse anche a Bologna, nel 2007, si erano già accorti della sua propensione offensiva, oltre che da regista...

Top 11 Fanta-Ex - 22a giornata

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C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.

Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".

Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.