Nomen omen, quante volte avrete sentito questa frase? Già gli antichi romani erano convinti che il destino di una persona fosse segnato già dal suo nome, oggi, oltre a duemila anni dopo, per alcuni la convinzione è la stessa. Secondo recenti e curiosi studi americani infatti le persone che ad esempio hanno “law” (legge) nel cognome sono più portati a diventare avvocati avvocati mentre chi si chiama Wiseman (uomo saggio) probabilmente diventerà uno psicologo. Voi credete che il vostro nome ha influenzato il vostro futuro? Chi vi scrive personalmente non ne è convinto ma pensate, per un attimo, se questa cosa fosse vera, pensate per un attimo a come potrebbe essere in questo caso il futuro di un ragazzo argentino, di ruolo trequartista, il cui nome è Messidoro, Alexis Nahuel Messidoro

CHI E' - Non stiamo parlando dell'ennesimo vezzo giornalistico in pieno stile Messi Greco, la meteora genoana Fetfatzidis, Messi Romeno, quel Torje passato da Udine o Mini Messi, lo scozzese Gauld, così come non è un soprannome autocelebrativo come Gabigol. Messidoro, nato a Buenos Aires il 13 maggio 1997, si chiama proprio così. E se la storia di Messi che firmò per la prima volta con il Barca su un fazzoletto è diventata leggenda anche quella del suo quasi omonimo è ugualmente curiosa: lo scout Diego Mazzilli osservandolo in un provino i ragazzi del quartiere, dopo appena 5 minuti lo fermò e lo fece uscire dal campo. Lui si arrabbiò, un po’ perché pensava di aver giocato male (per le sue possibilità), un po’ perché non gli avevano dato abbastanza tempo. Qualche minuto dopo, però, Mazzilli lo invitò a presentarsi sui campi di allenamento delle giovanili del Boca la settimana seguente, con somma soddisfazione del ragazzo, soddisfatto di aver colto al volo, a 13 anni, l’occasione della vita. Dal 2010 al 2016 sempre con la gloriosa maglia degli xeneizes addosso inisieme agli altri gioiellini Cubas e Bentacur, dalla canterà, dove "i miei allenatori, durante le partite, continuavano a chiamarmi 'Messi'. La cosa di solito spaventava gli avversari, che pensavano che fossi parente", fino alla prima squadra, dove il destino ritorna ad affacciarsi alla finestra del giovane Alexis. Proprio nella settimana del quinto Pallone d'Oro della Pulce infatti arriva l'esordio in prima squadra in campionato per Messidoro ed è un esordio da assoluto predestinato: entra al 52' del match contro l'Emelec, ancora bloccato sullo 0 a 0 e dopo 4 minuti ruba palla a un avversario, triangolo con un compagno e palla in rete per l'1-0, poco dopo, assist in verticale per Pavon, ed ecco il 2-0 (la partita finirà 3 a 0). Messidoro festeggia, rasato a zero come usanza per tutti i debuttanti. Complice la concorrenza e la giovane età il ragazzo ha fatto la spola tra prima squadra e Cantera fino a qualche giorno fa dove, per farlo maturare e giocare con continuità, è stato prestato in Bolivia, allo Sport Boys, club che gli permetterà di disputare la Coppa Libertadores. Prestito annuale perché il Boca considera il giovane il numero 10 del futuro.

CARATTERISTICHE TECNICHE - Alexis Nahuel Messidoro è un trequartista dotato di una tecnica sopraffina abbinata ad una grande velocità, abile nel dribbling, può superare in accelerazione, la sua dote principale, 2-3 avversari senza mai perdere la palla, che resta sempre incollata ai suoi piedi. Principalmente utilizza il piede destro, ma anche il sinistro non per niente male, anzi non è raro vederlo segnare delle reti di pregevole fattura anche con il piede “debole”. In possesso di buone doti balistiche, può rendersi pericoloso con conclusioni dalla media-lunga distanza. Deve ancora migliorare fisicamente, è alto 170 centimetri, e soprattutto tatticamente per potersi imporre nel calcio dei grandi. Di rado è stato impiegato anche nel ruolo di regista davanti alla difesa, il classico volante, ma la posizione sembra limitarne troppo le doti di finalizzazione ed esalta invece le sue difficoltà in fase difensiva alla quale non è propriamente abituato.

PERCHE' TENERLO D'OCCHIO? - Dire che va tenuto sotto la lente d'ingrandimento solamente per le sue straordinarie qualità tecniche sarebbe forse banale, è probabilmente più interessante ricordare quanto detto sopra: il ragazzo si è guadagnato il Boca in 5 minuti, ne ha impiegati 4 per bagnare con un gol il suo esordio in prima squadra, dove viene paragonato a Riquelme, uno che da quelle parti qualcosina ha combinato e soprattutto.. Si chiama Messidoro!

A CHI SERVIREBBE IN SERIE A? - Finora ne abbiamo decantato le lodi, non possiamo però negare che se il Boca non lo ritiene pronto di giocare stabilmente fra i titolari, difficilmente potrebbe esserlo per la nostra Serie A, con pressioni, tatticismi e fisicità di gran lunga superiori rispetto alla Primera Division. Il consiglio che possiamo dare ai club italiani è quello di non perderlo di vista in quest'anno in Bolivia dove starà lontano dai riflettori che da sempre l'hanno accompagnato. Dovesse, come è probabile, far bene, potrebbe essere il momento giusto per acquistarlo a cifre contenute anticipando la concorrenza.

"Saranno Famosi", come il telefilm degli anni '80 o gli amici di Maria De Filippi. Una rassegna settimanale - con due uscite in programma, sempre di martedì - sui giovani talenti chiamati ad essere i protagonisti del domani: aneddoti, analisi e giocate degli Under 23 di tutto il mondo che potrebbero, perché no, divenire un giorno beniamini della nostra Serie A. Dal 18enne brasiliano che vanta già numeri da capogiro in patria, al 20enne inglese che difficilmente riuscirà ad adattarsi al nostro campionato, senza dimenticare il giovane italiano costretto al girovagare tra serie minori e squadre Primavera. Perché non si vive di soli FG Files, ma anche di possibili colpi del domani. Fg Young, per servirvi.