Che cosa ci fanno due napoletani e un pescarese col Delfino sul petto? No, non è un indovinello per bambini, ma un'affascinante realtà risalente ormai a quattro anni e mezzo fa. I protagonisti sono proprio loro: Lorenzo Insigne, Ciro Immobile e Marco Verratti. Quella cavalcata in B al servizio di Zeman resterà per sempre impressa nei loro occhi e nei loro cuori, così come in quelli dei compagni di squadra dell'epoca. Tutti trassero giovamento da quel campionato strepitoso culminato con una meritatissima promozione. Il folletto di Frattamaggiore, nello specifico, passò al Napoli proprio in estate. O meglio, tornò. Perché lì, in Abruzzo, si concluse la sua lunga trafila in prestito per fare esperienza, dopo Cavese e Foggia. Un rientro in grande stile alla casa madre. Desiderato, cercato, voluto. E coronato a suon di gol e assist. Per la gioia, in primis, di Maurizio Sarri.


La parentesi di Juan Guillermo Cuadrado alla Fiorentina è abbastanza simile, almeno nelle premesse, a quella di Insigne in biancazzurro. Con due grandi differenze di fondo: i gigliati si trovavano già in Serie A e in una posizione di prestigio e di ambizioni oggettivamente più elevata. Il colombiano veniva da un'annata pazzesca a Lecce, dove fece sfracelli in compagnia del connazionale Muriel. Entrambi destinati a palcoscenici di primissimo livello. In Toscana due anni e mezzo da assoluto protagonista, quanto basta per attirare attenzioni (e sterline) del Chelsea. A Londra, però, le cose non vanno come tutti avrebbero voluto. Altro giro, altra corsa: la Juventus lo riporta in Italia, nell'estate del 2015. Uno scudetto e una Coppa Italia in bacheca il suo score attuale in bianconero. Il passato? Bello, soddisfacente. Ma la Vecchia Signora batte tutti per distacco.

Insigne celebra il gol del vantaggio con Verratti e Immobile
(Pescara-Torino 2-0 - 12 maggio 2012)

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Cuadrado a contrasto con Chiellini
(Fiorentina-Juventus - 5 dicembre 2014)

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In porta c'è Etrit Berisha: portato in Italia dalla Lazio nell'estate del 2013 nello scetticismo generale, piano piano ha saputo conquistarsi considerazione ed elogi. Al punto che, per un periodo, è stato persino davanti a Marchetti nelle gerarchie biancocelesti. Da quest'anno a Bergamo, ha fatto scivolare in panchina un pilastro come Sportiello (destinato all'addio). Se il miracolo di Gasperini è ancora in atto, una percentuale di merito spetta anche a lui.

Difesa a quattro con a destra l'altro ex Lazio Abdoulay Konko (92 apparizioni in A nella Capitale e la Coppa Italia del 2013), i due centrali Hugo Campagnaro (a Napoli nel pieno del processo di maturazione partenopeo, dal 2009 al 2013) e Daniele Gastaldello (sei mesi in C1 e un intero torneo di B a Crotone, tra il gennaio del 2004 e il giugno del 2005), a sinistra un pezzo da novanta come Giorgio Chiellini (che a Firenze veniva impiegato proprio sulla corsia mancina, ottima annata 2004/2005 prima del ritorno in pianta stabile a Torino).


Mediana a tre composta da due ex genoani come Panagiotis Tachtsidis (due anni fa col Grifone sul petto) e Davide Di Gennaro (una sola presenza in rossoblù nell'estate del 2008 prima dello sbarco a Reggio Calabria) e, appunto, Juan Cuadrado.

A completare il tridente con Lorenzo Insigne troviamo Mauricio Pinilla (idolo dei tifosi cagliaritani tra il 2012 e il 2014, per lui 63 presenze e 22 centri) e Marco Borriello (punta di diamante del Genoa in tre tappe quasi del tutto opposte tra loro: quella da copertina con ben 19 reti inserite tra la doppia parentesi milanista poi chiusa definitivamente 6 anni e mezzo fa, quella più che sufficiente da 12 gol in 28 apparizioni nel 2013 e quella del tutto incolore con zero marcature messe a referto nella toccata e fuga di febbraio-giugno 2015).
Top 11 Fanta-Ex - 20a giornata

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C'è la dura legge del gol, ma anche la dura legge dell'ex. Ed, ovviamente, anche quella che più ci interessa: ovvero la dura legge del gol dell'ex.

Quanti di voi, nello schierare la fantaformazione, almeno una volta - se non spesso - vi siete ritrovati a dover scegliere tra due calciatori praticamente equivalenti a livello fantacalcistico, ed avete pensato "Si, però Tizio è un ex. E magari...".

Già. Perché da che mondo è mondo, anche se non verificata a livello statistico, esiste una legge non scritta che dice che l'ex punisce sempre. Vero? Falso? Solo il futuro può dirlo. Quel che è certo è che, vista anche la frenesia del calciomercato italiano, di settimana in settimana in Serie A decine di ex incontrano le loro vecchie squadre, e col dente più o meno avvelenato. Ecco perché, ad ogni turno di campionato, e solo qui su Fantagazzetta, convinti di farvi cosa gradita, proveremo a proporvi addirittura un undici di ex "consigliabile" in sede fantacalcistica.