Nuovo appuntamento con il tabellone invernale del mercato di Serie A e Champions League costruito tenendo in considerazione costo del cartellino, stipendi e ammortamenti di ogni calciatore.
Per maggiori dettagli sulla costruzione delle tabelle rimando alla “Guida al Tabellone del Calciomercato”.
SERIE A – MERCATO INVERNALE 2017
Il tabellone riepilogativo relativo ai costi/ricavi delle operazioni di mercato per quanto riguarda i cartellini, i costi totali e il peso sul bilancio annuale si presenta così (ricordo che Atalanta, Genoa, Fiorentina, Milan, Sampdoria, Sassuolo e Torino hanno bilancio su anno solare, le altre su stagione sportiva):
Dopo una parte sprint settimana di riflessione per Napoli e Juventus, che a ben vedere potrebbero anche aver chiuso il proprio mercato. Il condizionale è pero d'obbligo soprattutto per i bianconeri perché il "mal di pancia" di Evra, che vorrebbe giocare di più, potrebbe spingerli ad acquistare un terzino anche se Marotta giura che nel caso di addio del francese bastano e avanzano Asamoah (con tutti i suoi problemi fisici) e lo sfortunatissimo Mattiello (ripresosi dopo due gravi infortuni ma che si è recentemente rotto il naso e riprenderà a breve gli allenamenti con una mascherina). I radar sono puntati sul bosniaco dello Schalke 04 Kolasinac, già obiettivo per giugno a parametro zero (inserimenti di squadre cinesi o top club europei permettendo...).
Non si ferma invece la campagna rafforzamento del Torino, che ha inserito nella sua rosa Carlao portando a 7 milioni il deficit di bilancio 2017. Ma la vera protagonista di questa settimana di mercato è stata l'Inter, che non solo ha risparmiato 5,6 milioni rescindendo il contratto di Felipe Melo e prestando Jovetic al Siviglia, ma ha anche chiuso l'operazione Gagliardini con una modalità molto favorevole dal punto di vista del Fair Play Finanziario. Il prestito biennale (o meglio, di 18 mesi) permette ai nerazzurri di inserire a bilancio solo 667 mila euro per questa stagione più la metà dell'ingaggio annuale del calciatore (1,5 milioni di euro netti, 2,8 lordi) per un costo che impatta sul 2016/17 per poco più di 2 milioni di euro. L'allungamento del prestito mette al riparo l'Inter da problemi anche nella stagione 2017/18, che a differenza di quanto si legge in giro non è affatto detto sia completamente libera da vincoli nella campagna acquisti: in questo modo è praticamente certo che non ci saranno problemi a inserire Gagliardini nella lista Uefa dell'eventuale competizione alla quale parteciperanno i nerazzurri. Dal canto suo l'Atalanta ha strappato in cambio l'obbligo di riscatto al termine della stagione 2017/18 per 20 milioni, operazione anch'essa oculata poiché il bilancio 2017 (i bergamaschi lo hanno su anno solare) sarà già roseo grazie alla plusvalenza netta realizzata con la cessione di Caldara e la probabilissima partenza di Kessié per una cifra molto importante al più tardi in estate. Proprio a causa dell'obbligo di riscatto, eccezionalmente nella colonna (costi totali) vengono computati per l'Atalanta l'incasso totale del cartellino e il risparmio di ingaggio fino alla scadenza del contratto che era prevista nel 2021, mentre per l'Inter si contano i 22 milioni di spesa totale più il costo dell'ingaggio per i prossimi quattro anni e mezzo. Da segnalare che i costi totali dei due mercati 2016/17 dell'Inter salgono così a 267 milioni a fronte di un passivo a bilancio di "appena" 23 milioni, a dimostrazione del filo sottile sul quale si muove Suning divisa fra la grande disponibilità a spendere e i vincoli del Financial Fair Play dell'Uefa.
Notato che il Milan applica alla lettera il diktat "si spende solo quello che si incassa" con lo scambio "Gabriel in prestito - Storari a titolo definitivo" che oltre ad avere lo stesso ruolo sono anche accreditati dello stesso ingaggio e detto dell'acquisto di Lasagna da parte dell'Udinese per 4,5 milioni (ma il giocatore rimarrà in prestito al Carpi fino a fine stagione), chiudo la parentesi sul mercato italiano con una riflessione sulla Fiorentina. La squadra viola ha bilancio su anno solare e, per come è strutturato il suo bilancio fra costi e ricavi, è praticamente obbligata a ricercare ogni anno un attivo di bilancio sul mercato di 40-50 milioni. Per questo motivo la cessione di Kalinic in Cina proprio per 50 milioni, se davvero si concretizzasse, sarebbe una vera e propria manna dal cielo per i Della Valle che potrebbero poi programmare il mercato estivo con molta più serenità oltre che coprire la falla con l'acquisto di un'altra punta già a gennaio (nel caso oltre a Calleri del Boca Juniors attenzione a Zaza nonostante le smentite dell'agente...).
Questo il tabellone completo delle contrattazioni di Serie A (su sfondo bianco gli aggiornamenti rispetto alla scorsa settimana):
CHAMPIONS LEAGUE – MERCATO INVERNALE 2017
Partiamo come di consueto con il tabellone riepilogativo relativo ai costi/ricavi delle operazioni di mercato per quanto riguarda i cartellini, i costi totali e il peso sul bilancio annuale. Sono sempre presenti le "guest star" Chelsea e Manchester United (il Bayer Leverkusen ha bilancio su anno solare, le altre su stagione sportiva).
Ancora al piccolo trotto il mercato delle grandi d'Europa.
In Spagna si segnala solo l'arrivo di Jovetic al Siviglia in prestito dall'Inter. In Germania il Bayern Monaco manda Badstuber in prestito allo Schalke 04. In Inghilterra il Chelsea risparmia ancora qualcosina (in attesa dei colpi in entrata) cedendo gratuitamente Obi Mikel in Cina e liberandosi così del suo ingaggio, ma meglio della squadra di Conte per il bilancio fa il Manchester United riuscendo a cedere l'esubero Schneiderlin all'Everton per 25 milioni realizzando così anche una plusvalenza e portando a casa un risparmio totale sul bilancio 2016/17 di quasi 11 milioni.
Questo il tabellone completo delle contrattazioni di Champions League con l'aggiunta di Manchester United e Chelsea (su sfondo bianco gli aggiornamenti rispetto alla scorsa settimana):
Appuntamento a giovedì prossimo con un nuovo aggiornamento del mercato invernale 2017 di Serie A e Champions League.
